Le prime giunte dalla Francia. Fino al 15 giugno la norma comunitaria consentiva agli stati che non riuscivano a produrre le carte di chiederle ad altri Paesi dell'Unione Europea. Ed è ciò che accaduto in Italia, con i primi documenti giunti nelle officine dalla Francia. Ora le officine si trovano in seria difficoltà, poiché in assenza delle card (e di tempi certi sul decreto) non possono tarare i tachigrafi sui camion di nuova immatricolazione, mentre autisti e aziende di autotrasporto non sanno cosa fare e teoricamente non possono mettersi alla guida del mezzo.
Deroga temporanea. In loro aiuto è giunto fortunatamente lo stesso ministero, che per sopperire allo stallo che deriva dal vuoto normativo, ha diramato una nota con cui, in questa fase transitoria, autorizza gli autisti che hanno chiesto una nuova carta (perché appena conseguita, scaduta o smarrita) a effettuare la registrazione manuale dei tempi di guida e riposo nelle modalità previste dall'articolo 35 del Regolamento UE 165/2014, invitando al tempo stesso le forze di polizia a non multarli. Ovviamente si tratta di una situazione temporanea, che non vale per l'estero e non risolve il problema della taratura.
Roberto Barone