A volte ritornano. Potrebbe essere il titolo di questa prova che ha come protagonista il Mercedes-Benz eVito. In effetti una versione elettrica del furgone medio con la Stella sulla calandra s'era già vista nel lontano 2010: si chiamava E-cell e aveva fatto esperienza presso svariati clienti con grandi flotte di veicoli da distribuzione cittadina. Per sua sfortuna, il dieselgate era ancora là da venire. E la conseguente crociata verso tutti i motori a combustione interna non aveva ancora mosso le coscienze politico/ambientali. Così, stabilito che un Vito a batterie non poteva avere mercato, fu messo in stand-by, in attesa che tutta una serie di eventi lo rendessero più competitivo. Cosa che s'è puntualmente verificata nell'ultimo biennio, sfruttando un paio di favorevoli circostanze. Primo, gli ambiziosi programmi di riduzione della CO2 perseguiti dall'Unione europea. Secondo, la consapevolezza che un furgone (specie se non di taglia grande) non deve per forza affrontare tappe giornaliere di migliaia di chilometri. Terzo, il catalogo Mercedes nel frattempo si è arricchito di molte auto dotate della stessa tecnologia "green".