Correre da privati è sempre difficile, alla Dakar ancora di più. Ma questa era una scelta chiara fin dall'inizio per il trio Calabria, Calubini e Grezzini del team Orobica Raid. A parte l'ultimo, gli altri ne avevano già parecchie alle spalle, per cui sapevano bene a cosa andavano incontro. Purtroppo i rally-raid sono fatti così: è molto più facile riirarsi che arrivare in fondo, che poi era l'unico traguardo plausibile per i nostri (come per tutti gli altri non-ufficiali).
Perché? Semplicemente perché chi corre per vincere si prepara tutto l'anno, inevstendo milioni di eruo in allestimanto dei mezzi e addestramento degli uomini, solo per fare quella gara lì. Un po' come i ciclisti che spesso se fanno il Giro d'Italia non vanno al Tour de France, o viceversa. C'è poi il fondamentale capitolo dell'assistenza: i Kamaz, per dire, hanno una pattuglia di meccanici che si prende cura del camion appena arriva a fine tappa, i piloti possono andare a riposare e a prepararsi per il giorno successivo.