Chi era quest'uomo dal nome impronunciabile? L'ex-direttore della Neoplan Polska, che colse al volo l'occasione di rilevare la fabbrica dei tedeschi, allorché questi decisero di concentrare altrove la loro produzione, o meglio di cessare quella degli urbani Centroliner da che erano entrati in orbita MAN. Oggi il marchio non è più della famiglia Olszewski, ma del gruppo spagnolo CAF. E continua a crescere.
Tant'acqua è passata sotto ai ponti e la Solaris in un quarto di secolo è cresciuta da 36 dipendenti per 56 autobus low-floor all'anno a 2.700 dipendenti per i 1.560 veicoli dell'ultimo esercizio, di cui quasi 700 elettrici. E il totale complessivo assomma ormai a circa 20mila unità: numeri da grande costruttore, altro che meteora.
Danilo Senna