Attualità
Emergenza Coronavirus TUTTA L'ITALIA DIVENTA ZONA PROTETTA

Spostamenti e trasporti merci sempre garantiti secondo i criteri stabiliti del Dpcm dell'8 marzo 2020.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la firma di un nuovo decreto che inasprisce le limitazioni stabilite dal precedente Dpcm dell'8 marzo (e valide in un primo momento per Lombardia e altre 14 provincie) estendendo la zona protetta a tutta l'Italia. Il provvedimento entrerà in vigore domani con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
#IoRestoaCasa. "I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo decedute", ha dichiarato il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione io resto a casa". Il decreto sarà in vigore, salvo ulteriori proroghe, fino al 3 aprile.
Spostamenti per motivi di lavoro. L'invito, quindi, è a rimanere il più possibile nelle proprie abitazioni. Valgono, quindi, le medesime regole e limitazoni previste dal precedente Dpcm dell'8 marzo 2020: pur con la raccomandazione a evitare ogni spostamento, sono consentiti tuttavia per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute", ferma restando la possibilità di motivarle all'autorità tramite un'autocertificazione. Anche se Conte ha sottolineato che in caso di dichiarazione non veritiera si incorrerebbe in un duplice reato (falsa attestazione e violazione della disposizione del decreto circa la limitazione agli spostamenti).
Nessuna limitazione al trasporto merci. Anche per il trasporto merci valgono le stesse disposizioni stabilite dal precedente decreto e chiarite da una circolare della Protezione Civile e da una nota del ministero dei Trasporti: "È esclusa ogni applicabilità della misura al transito e trasporto merci e a tutta la filiera produttiva".
Bollettino di guerra. La portata dell'emergenza è spiegata fin troppo bene dai dati forniti dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso del resoconto quotidiano. In Italia, a oggi sono 7.985 coloro che risultano positivi al Coronavirus, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Cresce il numero di guariti, pari a 724 (+102), ha affermato il commissario per l'emergenza, ma parallelamente anche quello dei morti (97 in un giorno, di cui 76 in Lombardia), per un totale di 463. I pazienti ricoverati con sintomi sono 4.316, di cui 733 (+83 in 24 ore) in terapia intensiva e 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono infine 2.936 quelli in isolamento domiciliare (+756). In Italia, dall’inizio dell’epidemia, 9.172 persone hanno contratto il virus Covid-19.
Roberto Barone
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