Attualità
GuidiAmo Sicuro RIPARTE LA FORMAZIONE PER GLI AUTISTI

Il programma è promosso dall'Albo dell'autotrasporto e coordinato da Ram Logistica con il supporto del Mit.
La Fase 2 bis fa ripartire anche il programma GuidiAmo Sicuro, campagna di formazione per gli autisti organizzata dall’Albo degli autotrasportatori e coordinata da RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti con il patrocinio del Mit. Per questa nuova sessione sono stati investiti 5 milioni di euro.
Prima fase online. I corsi, che hanno preso il via oggi 20 maggio, si dividono in una prima fase teorica online, nel pieno rispetto delle regole per il contenimento della diffusione del Covid-19, e in una pratica. Saranno approfondite tematiche quali le tipologie di inquinamento, i sistemi per abbattere le emissioni, le tecniche di guida per il risparmio sui consumi e la preservazione del veicolo. Oggetto del corso saranno anche il controllo e la manutenzione del mezzo, la pianificazione del viaggio e l’efficienza logistica, la valutazione sui rischi professionali e delle condizioni psico-fisiche del conducente, come adattare la guida al mezzo, il corretto utilizzo della strumentazione e dell’attrezzatura di sicurezza, la gestione del carico.
La formazione pratica. La successiva formazione pratica, sarà suddivisa in due sessioni: la prima sarà effettuata tramite un simulatore di guida capace di riprodurre i contesti potenzialmente pericolosi e permettere al conducente di affinare le proprie tecniche. La seconda, relativa alla guida ecosostenibile, sarà invece svolta su strada.
Bando aperto. Sono circa 1.900 i primi conducenti, dipendenti delle imprese che hanno aderito al bando di iscrizione, che potranno accedere alla piattaforma e-learning dedicata al progetto e usufruire della formazione teorica. Il bando resterà comunque aperto: le imprese possono partecipare collegandosi al sito dell’Albo o di RAM per scaricare la modulistica e aderire al progetto. Le aziende che, ad oggi, hanno aderito all’iniziativa sono distribuite su tutto il territorio nazionale: il 40% dei conducenti lavora nelle regioni del settentrione mentre il restante 60% risulta equamente diviso tra il Centro e il Sud.
Redazione online
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