Attualità
Elezioni e trasporti, 10 domande da Confetra e le proposte della Fiap
La categoria interroga i vari schieramenti per conoscere i rispettivi programmi e propone, al tempo stesso, una serie di ricette
Sono tante le questioni in sospeso che riguardano i trasporti e la logistica: dal caro carburanti al costo dell'energia, dalla carenza di componenti alla chiusura di alcuni mercati a causa della guerra tra Russia e Ucraina sino alla mancanza di una rete infrastrutturale adeguata. Problemi che rischiano di aggravarsi con la caduta del governo Draghi. In vista delle imminenti elezioni politiche del 25 settembre la categoria è in fermento e si interroga su come la politica intenda affrontare i temi sul tavolo. Confetra, la Conferderazione generale dei trasporti e della logistica, ha giocato d'anticipo inviando dieci domande ai vari schieramenti su altrettanti temi caldi.

Tutti gli ambiti. I quesiti abbracciano tutti gli ambiti specifici di questo settore nevralgico per il Paese, oltre a questioni di carattere più generale: dal trasporto su gomma a quello ferroviario, dalla navigazione al trasporto aereo, dai servizi postali ai fondi del Pnrr, dallo Sportello unico doganale e dei controlli alla pressione fiscale sulle imprese, dalle politiche del lavoro alle semplificazioni. Qui si può scaricare il testo completo del documento inviato da Confetra e qui le proposte realizzate insieme al Cnel.

Le ricette della Fiap. Anche la federazione italiana autotrasportatori (Fiap) si è mossa in tal senso è ha steso una serie di proposte. L'associazione ritiene che per il comparto del trasporto e della Logistica occorrano politiche, orientamenti, provvedimenti che contribuiscano certamente a regolamentare al meglio lo svolgimento del lavoro e dei servizi, ma mirino soprattutto alla crescita complessiva delle imprese, che saranno sempre più impegnate in scenari costantemente in cambiamento.
Piano strategico. Occorre dunque un’azione armonizzata tra politica, istituzioni nazionali e internazionali e imprese che permetta l’analisi di ogni fattore di influenza: dalla valutazione delle componenti economiche all’impatto delle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione alla regolarità nei rapporti contrattuali, dalla sostenibilità ambientale a quella economica, dal lavoro svolto dagli addetti li al contributo che le imprese del settore conferiscono all’import/export. In altre parole la Fiap chiede la definizione di un piano strategico nazionale. Questo il documento integrale.
Redazione online
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