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Industria

Fiat-Chrysler CAMIONISTI USA CONTRO IL PIANO MARCHIONNE

Pubblicato il 12/07/2012 in Industria

I camionisti americani protestano contro il piano Chrysler annunciato da Sergio Marchionne. A scende

I camionisti americani protestano contro il piano Chrysler annunciato da Sergio Marchionne. A scendere in piazza davanti all'ambasciata italiana di Washington è lo storico sindacato Teamsters: nel mirino c'è, in particolare, il nuovo sistema di consegna delle auto dalla fabbrica alla rete di vendita. Secondo gli autotrasportatori la nuova organizzazione messa a punto dalla Fiat comporterebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro nell'indotto della Chrysler, mettendo a rischio la sicurezza delle automobili trasportate, che corrono il pericolo di essere danneggiate se non affidate a professionisti dell'autotrasporto.

Dopo aver sfoggiato slogan e striscioni, gli autotrasportatori hanno consegnato all'ambasciata una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "Il piano Fiat - scrive nella lettera il presidente di Teamsters, Jim Hoffa - taglia o mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Ci spiace constatare che miliardi di dollari dei contribuenti americani non siano utilizzati in entrambe le sponde dell'Atlantico per mettere a punto un piano di rilancio sostenibile in Fiat-Chrysler".

"Solo in ottobre nel nostro settore sono andati persi 400 posti di lavoro - ha dichiarato al quotidiano Repubblica Fred Zuckerman, direttore della divisione autotrasportatori di Teamsters - e sono almeno 6 mila quelli persi nell'ultimo anno. Ci rendiamo conto che è una conseguenza della crisi economica, ma il piano Fiat per quanto riguarda il sistema di consegne alle concessionarie di vendita prevede un taglio inaccettabile tra gli autostraportatori americani".

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