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Associazioni CONSULTA: ASSOTIR SI APPELLA AL TAR

Pubblicato il 12/07/2012 in Industria

Transfrigoroute Italia Assotir ha presentato ricorso al TAR del Lazio, per chiedere l'annullamento d

Transfrigoroute Italia Assotir ha presentato ricorso al TAR del Lazio, per chiedere l'annullamento del decreto con cui il Ministro Matteoli ha nominato i componenti della Consulta Generale per l'autotrasporto e la logistica. Secondo Assotir il Ministero ha ignorato platealmente le proprie reiterate richieste avanzate sin dal 23 febbraio 2009,di essere riconosciuta come Associazione nazionale di rappresentanza delle imprese di autotrasporto e, conseguentemente, ammessa a nominare i propri rappresentanti nella Consulta e, successivamente, nel Comitato Centrale per l'Albo dell'autotrasporto. Il Ministro Matteoli ha scelto di ignorare la presenza e l'autorevolezza di un'Associazione radicata in oltre 30 province, con un seguito di migliaia di imprese ed un'attività che la rende, da anni, uno dei protagonisti più vivaci della scena politico-sindacale nazionale. Ed ha scelto di non vedere come alcune delle Associazioni, oggi considerate legittime, negli anni scorsi non esistevano e molti dei Membri della Consulta Generale, che oggi egli nomina "per diritto ereditario", furono allora nominati con diverse casacche, per rappresentarvi differenti Organizzazioni.

"Ma la questione giuridica di sostanza, cui Assotir chiede al Tar di rimediare", sottolinea in una dichiarazione la Presidente Anna Manigrasso, "sta nel fatto che il Decreto congela, fino al 2013, le rappresentanze degli autotrasportatori, stabilendo che devono rimanere quelle esistenti nell'anno 2000 e per le quali sono state firmate, negli anni, una serie scandalosa di successive proroghe". "Si è violata", prosegue la dichiarazione, "la lettera e lo spirito della Legge 32/2005 di riforma dell'autotrasporto che aveva inteso aprire gli Organismi di governo del settore a quanto di nuovo e di propositivo si agiti nel Paese, rifiutando il metodo, in precedenza vigente, di stabilire un numero chiuso di Organizzazioni da "promuovere" in tali consessi in base ad una graduatoria periodica che ne definisse l'effettiva rappresentatività".
"In questo modo" afferma la Presidente Nazionale dell'Associazione "la rappresentanza del settore viene, di fatto, assegnata in esclusiva a Organizzazioni che, in molti casi, ormai sono solo semplici "marchi", senza alcuna presenza sindacale autonoma".
"Si continua a voler discriminare il nuovo che si esprime nel settore" conclude Anna Manigrasso "per continuare a sostenere, con la forza dei decreti, associazioni il cui incardinamento, persino a livello stipendiale, in Confederazioni della committenza ? Confindustria, Confcommercio, Confetra, Confartigianato e CNA - ne fa, agli occhi degli autotrasportatori, dei veri e propri "cavalli di Troia", senza alcuna reale capacità di autonoma tutela delle esigenze degli autotrasportatori, come le imprese hanno imparato sulla propria pelle nella drammatica e scandalosa vicenda della sospensione del Fermo del dicembre 2007 e come stanno imparando nella "trattativa" triangolare in corso, da mesi, al Ministero".

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