Industria
Tour PER L'ECOSTRALIS TAPPA ALLA ROMANA DIESEL
Abbandonata la Puglia, la carovana degli ECOSTRALIS punta verso il Centro Italia. Direzione: Roma. A
Abbandonata la Puglia, la carovana degli ECOSTRALIS punta verso il Centro Italia. Direzione: Roma. Ad attenderli nella Città eterna c'è una delle più importanti concessionarie Iveco in Italia e in Europa, la Romana Diesel. Una realtà nata dalla fusione di diverse imprese operanti nella vendita di veicoli industriali: la più anziana, la Saroca, fu fondata da Fernando Campilli nel 1937 come concessionaria OM per Lazio e Umbria.
Poco dopo aprì i battenti l'altro "ramo" dal quale sarebbe poi nata la Romana diesel, la Sievit di Massimo Maurizi, concessionaria Viberti. Nel 1982, la fusione: le concessionarie del gruppo Artusi-Campilli danno vita a un unico soggetto che oggi occupa 140mila metri quadri (di cui 18.200 coperti), dando lavoro a 359 dipendenti distribuiti sulle 3 sedi di Roma, Latina e Frosinone.
Oltre a Iveco, Romana Diesel è anche concessionaria Fiat Professional, Astra, CNH, Acerbi e Viberti.
A Mario Artusi, amministratore delegato e responsabile vendite (nonché genero del fondatore di Massimo Maurizi), abbiamo quindi chiesto il segreto di una realtà così affermata: "Romana Diesel è il frutto di una costante presenza da parte di tutti noi al servizio del cliente. Le aziende nascono e crescono con noi, attraverso un servizio su misura capace di ascoltare le esigenze dei nostri interlocutori a 360 gradi: dal camion al semirimorchio, dalla manutenzione ai ricambi e al post-vendita in generale. E il risultato è che la quota di mercato di Iveco nelle nostre 3 province è nettamente superiore a quella nazionale". E qual è l'attuale situazione del mercato? "C'è una grossa trasformazione in atto. Da un lato abbiamo le aziende che si occupando di distribuzione, che si stanno concentrando in consorzi e cooperative ma devono lavorare affrontando una situazione di crisi economica generale ed internazionale non ancora del tutto debellata. Dall'altro, abbiamo un autotrasporto vero e proprio il quale sta subendo una concentrazione a favore delle grandi flotte, con la rapida scomparsa dei padroncini. Un fenomeno che, tra noi concessionari, fa crescere notevolmente la concorrenza". E nel 2011 si vedono segnali di ripresa? "Purtroppo sono ancora un po' deboli.
Andrea Artusi, figlio di Mario, è il responsabile dell'usato. E anche qui la situazione è complessa : "L'usato come il nuovo soffre ancora del contesto generale del paese, anche se rispetto al 2009 la situazione è molto diversa. Non c'è più il problema degli stock. L'usato offre oggi al cliente occasioni veramente interessanti: veicoli anche Euro 5 con pochissimi km a prezzi molto bassi". Per l'usato, Romana Diesel punta anche su nuovi canali di vendita. "Come il nostro sito internet, sul quale è presente quasi tutto il nostro parco usato con foto e relativo prezzo di trattativa. Oppure come le aste: ne abbiamo effettuate 5 nel 2010, ne faremo 3 nel 2011. Di fronte a una media di 300 persone, battiamo in media all'asta 25 veicoli, che in breve tempo vengono tutti venduti".
Enrico Campilli è invece il responsabile post-vendita: "Ogni anno abbiamo qualcosa come 30mila commesse, con oltre 95mila interventi. Il nostro sistema di assistenza non si basa solo sulle nostre sedi, ma anche sulle 37 officine autorizzate che danno lavoro in tutto a 525 persone. A guidare il nostro lavoro è la capacità di fare sistema con il territorio e la vendita al cliente non di un prodotto puro e semplice, ma anche si un servizio che si protrae nel tempo". L'ECOSTRALIS sarà quindi il mezzo giusto per continuare questa tradizione e, nello stesso tempo, rilanciare il mercato? "Credo di sì", risponde Massimo Artusi, responsabile vendite della gamma dei medi e dei pesanti. "E questo perché il cliente di oggi è radicalmente cambiato rispetto al passato: è più maturo, in un mezzo guarda principalmente i consumi e l'affidabilità. Insomma, è un imprenditore che deve saper fare i conti per ridurre al minimo i costi di esercizio. Per raggiungere questo obiettivo, però, oltre ai mezzi giusti ci vuole anche lo stile di guida appropriato da parte degli autisti. Ecco perché, accanto alle innovazioni presenti sul veicolo, credo che si debba puntare molto anche sui corsi di guida economica che fanno parte del pacchetto ECOSTRALIS". Certo, gestire un'azienda di autotrasporto di questi tempi è tutt'altro che facile. E il problema non sono solo le tariffe basse: in una realtà come quella di Roma, dove le commesse da parte delle amministrazioni pubbliche rivestono un ruolo chiave, "i pagamenti da parte della pubblica amministrazione avvengono mediamente dopo 200 giorni". Certo, anche nel privato al situazione non è rosea,visto che "si paga dopo 90 giorni. Ma ci sono dei committenti che finalmente stanno capendo l'importanza di avere dei partner di trasporto affidabili, solidi e che effettuino un servizio di qualità. Da pagare il giusto e in maniera puntuale. Questo modello va incentivato per guardare con più ottimismo al futuro". Futuro sì, ma nel segno delle nostre radici, come ci ricorda la livrea tricolore dell'ECOSTRALIS: "L'ho amata dal primo momento che l'ho vista. E anche tra gli operatori c'è grande entusiasmo. Le racconto questo episodio. Pochi giorni fa un cliente vide uno Stralis con i colori del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Aveva appena comprato uno stock di Stralis verdi. Immediatamente ha fatto ridipingere tutti i camion anche di bianco e di rosso, e ora viaggia per le nostre strade con un bel mega-tricolore! Finalmente lo spirito patriottico sta tornando ad avere il posto che merita in tutti noi".
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