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Industria

DA MORETTI L'ENNESIMO ATTACCO AI TIR

Pubblicato il 05/12/2012 in Industria

Ennesimo attacco frontale dell'amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, ai camionisti. ''Bisogna fare una politica di trasporti orientata alle ferrovie. Bisogna smetterla di dare un miliardo all'anno ai camionisti. Siamo l'unico Paese civile al mondo che lo fa''. Lo ha detto durante la presentazione del nuovo passante ferroviario di Torino. ''Bisogna utilizzare le risorse - ha continuato - per fare il combinato ferroviario e per sostenere il trasporto ferroviario merci. Se non si fa come in Svizzera, Germania e Austria è inutile fare la ferrovia, servono politiche coerenti. In Italia c’è stata la tendenza a incentivare attraverso stanziamenti importanti i camion mentre noi come Ferrovie abbiamo subito il taglio dei trasferimenti di fondi. I camion hanno avuto molte risorse e le stanno avendo ancora, c’è un'alterazione della competizione sul mercato”.

 

Immediata la risposta dell’ex sottosegretario ai Trasporti Mini Giachino: ''L'autotrasporto ha dallo Stato circa 500 milioni all'anno e non un miliardo. Questi 500 milioni sostengono un settore che garantisce il 90% del trasporto merci del nostro Paese e che, negli anni del governo di cui ho fatto parte, ha garantito la pace sociale''. Giachino ha aggiunto che il governo di cui ha fatto parte ''ha finanziato, oltre all'autotrasporto, le autostrade del mare, esperimento riuscitissimo che ha tolto dalla strada ben 500.000 tir all'anno e ha incentivato il trasporto merci su rotaia''. ''Nel piano nazionale della logistica, che Moretti conosce bene - ha concluso - sono previste le misure per incentivare lo spostamento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia''.

 

 

Delle esternazioni di Moretti contro i camionisti si occupa anche l’editoriale del numero di dicembre di tuttoTrasporti ora in edicola. “Le dichiarazioni di Moretti sono una delle migliori barzellette degli ultimi tempi. Va bene tirare l’acqua al proprio mulino (tradotto: dateci altri soldi), ma detto dal rappresentante di una società che ha divorato decine di miliardi di euro di soldi pubblici e, nel frattempo, ha chiuso decine di scali merci, la battuta è degna della migliore tradizione comica nazionale. È vero che l’autotrasporto ha ricevuto risorse negli anni per adeguare a livello europeo i suoi costi, soprattutto per quanto riguarda il gasolio. Ma sono briciole a confronto di quello che hanno ingoiato le ferrovie italiane nel solo settore merci. Occorre essere ciechi o prevenuti per non riconoscere il contributo che il trasporto su gomma ha dato e continua a dare allo sviluppo dell’Italia. C’è una sacrosanta legge di mercato: la merce viaggia sul mezzo più efficiente ed economico. I truck lo sono, altrettanto non si può dire delle ferrovie italiane. Dell’inefficienza delle strade ferrate sono responsabili i camionisti? Oppure coloro che per anni hanno parlato a vanvera di intermodalità senza fare nulla di concreto per svilupparla?”.

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