Industria
Trasporti CRESCE L'ITALIA, LA GERMANIA ARRANCA

Il rapporto di Timocom, evidenzia per il 2019 un calo complessivo dell'8,3% nell'Unione Europea.
In un quadro generale di rallentamento dell'economia europea, lo scorso anno l'export italiano ha fatto segnare una crescita significativa, in netta controtendenza con gli altri Paesi del Vecchio Continente. È questo uno degli aspetti salienti che emerge dal report annuale del Barometro dei trasporti di Timocom, società che analizza l'andamento del rapporto tra domanda e offerta di trasporti. Il documento sottolinea come nel 2019 nell'intero territorio dell'Ue si sia registrato un calo complessivo dell'8,3% nei servizi di trasporto merci transfrontalieri rispetto all'anno precedente.
Dazi e politica economica. La crescita dei trasporti nostro Paese, secondo gli esperti della società, è da attribuire all'aumento della domanda di beni di consumo generato da alcune dinamiche non solo strettamente economiche. "Siamo convinti che siano stati i fattori di politica commerciale a incentivare le esportazioni di prodotti finiti dall'Italia", ha spiegato l'analista Tilman Fecke di Timocom. "In questi fattori rientrano la Brexit e i dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dalla Cina".
Il peso della Brexit. L'uscita del Regno Unito dal'Unione Europea ha avuto forti ripercussioni sul settore della logistica. I 44 Paesi europei presi in considerazione dall'analisi del Barometro dei trasporti, infatti, hanno registrato un aumento del 15% delle loro offerte di trasporto verso il Regno Unito dal terzo al quarto trimestre 2019. E anche la Germania ha visto aumentare le esportazioni verso il Regno Unito dell'11% circa nel quarto trimestre del 2019 rispetto al trimestre precedente.
Trend negativo. Una crescita che, però, è stata soltanto temporanea e non ha influito sul bilancio annuale, che come accennato è stato tutt'altro che positivo. Tanto è vero che nel 2019 le spedizioni di merci dalla Germania ad altri Paesi membri hanno subito un calo del 12% rispetto al 2018. "Il rallentamento dell'economia ha avuto un impatto maggiore nel Paese teutonico, in quanto nazione a forte vocazione esportatrice", ha dichiarato il portavoce di Timocom, Gunnar Gburek. "Ora staremo a vedere se questo trend negativo continuerà anche nel 2020; il che non è improbabile".
Redazione online
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