Industria
Volkswagen Caddy SVELATA LA QUINTA GENERAZIONE

Sempre più tecnologica e ricca di sistemi di assistenza alla guida. Con l'immancabile arsenale di Dsg Motion e motori TGI a metano.
Nella famiglia Volkswagen il nome Caddy ha assunto tanti significati quante sono state le sue diverse incarnazioni. Una variante pick-up della Golf nella prima serie, un minifurgone che prendeva componenti a piene mani dalla Seat Ibiza nella seconda (e infatti era prodotto in Spagna con l'omologo Seat Inca), un compiuto multispazio nella quarta e un riferimento tecnologico - con il suo arsenale di DSG, 4Motion e motori TGI a metano - nell'attuale capitolo. L’arrivo della quinta generazione, svelata oggi e prevista in Italia nella seconda metà dell’anno, annuncia un passaggio evolutivo e di concetto altrettanto marcato.

Piattaforma Mqb. L’evoluzione delle forme e delle proporzioni, con l’allungamento di una decina di centimetri fino a 4,5 metri, che ne fa il più grande dei cargo van/family van a passo normale (saranno 4,85 sul Maxi a passo lungo in arrivo in un secondo tempo), coincide con l’adozione per la prima volta dell’intera piattaforma Mqb, la stessa della Golf VIII. Il modello conosciuto finora prendeva solo parte dell’architettura delle berline Volkswagen e la associava a un pianale posteriore specifico, con retrotreno ad assale rigido e balestre.

Vuole entrare nel mito. La stessa alternanza di elementi sofisticati e altri più utilitaristici si ritrovava negli interni, col risultato che il Caddy IV, per quanto apprezzato nelle varianti per trasporto passeggeri, non ha mai coronato del tutto l'ambizione di diventare nel segmento dei minivan compatti ciò che Multivan, Caravelle e California rappresentano nella taglia superiore, vere e proprie leggende viventi agli occhi degli amanti delle compagnie numerose e del tempo libero attivo.

Connettività e Adas. L’arrivo della piattaforma Mqb sulla quinta serie apre a funzioni digitali e di connettività equivalenti a quelle della Golf VIII, come dimostra la possibilità di adottare a richiesta il cruscotto digitale Innovation Cockpit, che abbina il quadro strumenti virtuale e un touchscreen centrale da 10 pollici. Si espande l’arsenale di sistemi di assistenza alla guida, 19 in tutto, mentre resta allineato alla proposta attuale il programma di motori diesel, con le evoluzioni dei 2.0 TDI già in commercio che erogano 75, 102 o 122 CV; si aggiungono un 1.5 TSI a benzina da 116 CV e un 1.5 TGI a metano da 130 CV. Il più potente dei TDI potrà adottare il cambio automatico a doppia frizione DSG o la trazione integrale 4Motion.
Più spazio fra i passaruota. L’architettura Mqb porta in dote anche una carrozzeria più larga, 1,855 metri (6 cm più dell’attuale), che si traduce fra l’altro nell’incremento dello spazio fra i passaruota di 6 cm fino a 1,23 metri. Sulla versione furgone, che ha una capacità invariata di 3,3 metri cubi per il passo normale e di 4 per il passo lungo, questo significa la possibilità di trasportare un pallet in senso trasversale anche nella parte posteriore del vano di carico.
Raffaele Bonmezzadri
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