Se produci veicoli per il trasporto di merci alimentari, per la costruzione di ponti e infrastrutture, per gli spostamenti di persone e quant'altro non puoi tirarti indietro proprio ora che c'è più bisogno. Parte da questa presa di coscienza il piano di Iveco per sostenere la lotta al Coronavirus, illustrato dal suo presidente Thomas Hilse. E per sostenere questo sforzo, facendo in modo che i mezzi del gruppo continuino a fare il loro lavoro, officine, assistenza e ricambi sono naturalmente garantiti.

Su tutti i fronti e con ogni arma a disposizione. In Italia, alla Croce Rossa piemontese sono stati concessi, in uso fino a fine novembre, cinque Daily già igienizzati e pronti all'uso; altri tre andranno, sempre a titolo gratuito e temporaneo all'ordine di San Giovanni, associazione no-profit di Ciriè (TO).

Al confine Occidentale dell'Impero, cioè in Spagna, la fabbrica di Madrid da dove escono tutti i pesanti Iveco, ha messo a disposizione le sue stampanti 3D per costruire le visiere protettive di medici, infermieri e forze dell'ordine: ne sono state fatte 400. Oltre alla consegna gratuita di 1.600 mascherine chirurgiche e 200 di tipo FFP2 alle comunità di Madrid e della Castiglia/Leon.

Passando a Oriente, in Romania, Iveco ha deciso di mettere a disposizione delle autorità la sua flotta di veicoli dimostrativi, i primi per la Croce Rossa e per altre associazioni di assistenza alle persone in difficoltà. Poiché alcuni di essi sono a metano compresso CNG, nella partita della solidarietà è entrata anche Engie, provider energetico locale, che fornisce gratuitamente il gas.

Alla clinica universitaria di Helsinki, in Finlandia, Iveco ha invece donato un'ambulanza allestita sempre su base Daily (nella foto sopra). Un bell'esempio di generosità che fa onore all'Italia e alle sue aziende.

Redazione online

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