Industria
VEICOLI COMMERCIALI Immatricolazioni in crescita anche a marzo (+5,4%)

Il mese scorso sono stati immatricolati 18.230 furgoni; stabile il primo trimestre dell'anno con 46.140 unità.
Il mercato italiano dei veicoli commerciali sembra ormai uscito dal pantano della pandemia da Covid-10 e conferma anche a marzo il momento positivo del comparto. Secondo i dati dell'Unrae (Unione nazionale dei costruttori esteri) il mese scorso sono state registrate 18.230 immatricolazioni, il 5,4%% in più rispetto alle 17.295 dello stesso periodo del 2019 (quello con l'anno scorso, in pieno lockdown, non avrebbe senso). Il consuntivo del primo bimestre, invece, si mantiene pressoché in linea con quello di due anni fa: 46.140 unità contro le precedenti 46.121.

Struttura del mercato. L’analisi della struttura del mercato del 1° bimestre (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), conferma i privati in territorio positivo con un +3,5% e una quota che sale di quasi un punto al 23,3% del totale, in un mercato complessivo stabile rispetto al gennaio-febbraio 2020. Le autoimmatricolazioni perdono il 16,2% dei volumi e scendono al 5,1% di rappresentatività (-1%); il noleggio a lungo termine con un calo del 7,6% si ferma al 21,2% di quota (-1,7%.), mentre il breve termine con un +28,2% sale al 5,3% di share (+1,2%.). Infine, con una crescita dell'1,1% la quota delle società sale al 45,1% (+0,6%).
Le alimentazioni. Per quanto riguarda il tipo di alimentazione, nel gennaio-febbraio 2021 il diesel perde terreno (-1,9%) e quota (-1,4%) piazzandosi all'87,2% con 24.178 unità, mentre il motore a benzina con 925 immatricolazioni accusa un calo a doppia cifra (-18,5) e il suo share scende al 3,3%. Il metano perde il 45,8% (518 mezzi contro i precedenti 956%) e la sua quota passa dal 3,4 all'1,9%, mentre il Gpl raddoppia i suoi volumi (da 254 a 497 unità) e la quota (1,9%). In forte crescita i veicoli ibridi che duplicano la share sfiorando il 5% del totale, pari a 1.363, mentre gli ibridi plug-in passano da 5 a 25 unità (+400%). I veicoli elettrici, infine, nel 1° bimestre rappresentano lo 0,8% del mercato, pari a 229 esemplari (+104,5%).

Incentivi subito esauriti. “Il mercato si mantiene in territorio positivo grazie al contributo degli incentivi governativi", spiega Michele Crisci, presidente dell’Unrae, "e il fondo destinato alle alimentazioni non elettriche si è esaurito nel giro di pochissimi giorni accelerando il processo di sostituzione di un parco che, secondo le ultime stime a fine 2020, su un totale di 4.025.000 veicoli commerciali circolanti, presentava ancora una quota del 46% di ante Euro 4, quindi con più di 15 anni di anzianità. “Alla luce degli evidenti benefici derivati dai nuovi veicoli a basso impatto emissivo, in termini ambientali, di sicurezza stradale e per le casse dello stato", conclude Crisci, "l’Unrae chiede con urgenza il rifinanziamento del fondo per l’acquisto, a fronte di rottamazione, di veicoli con alimentazione diversa dall’elettrico (per i quali il fondo assegnato è ancora disponibile). Lo stanziamento dovrebbe consentire una copertura quantomeno fino a fine giugno, periodo già previsto dalla Legge di Bilancio che ha introdotto gli incentivi”.
Redazione online
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