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RIMORCHI E SEMIRIMORCHI Immatricolazioni in aumento anche a giugno (+15,2%)

Pubblicato il 21/07/2021 in Industria
Immatricolazioni in aumento anche a giugno (+15,2%)
Immatricolazioni in aumento anche a giugno (+15,2%)

Il mese scorso sono stati immatricolati 1.220 veicoli, il 15,2% rispetto ai 1.059 del giugno 2019.

Prosegue anche a giugno la risalita del mercato dei veicoli rimorchiati con massa a terra superiore alle 3,5 tonnellate. Per il secondo mese consecutivo, infatti, il settore ha fatto segnare un significativo segno più a doppia cifra. Secondo le stime del centro Studi e Statistiche dell'Unrae, l’associazione dei costruttori esteri, realizzate sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a giugno sono stati immatricolati 1.220 veicoli, il 15,2% rispetto ai 1.059 del giugno 2019. Il primo semestre si chiude così con un calo del 10% rispetto ai risultati dello stesso periodo di due anni fa. 

Rinnovare il parco. “Quello che riscontriamo nei dati mensili", ha commentato Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell'Unrae, "sembra essere una prima conferma dell’andamento positivo di questo mercato confrontato con il 2019, cioè con il periodo precedente i guasti prodotti dalla pandemia, sebbene il semestre continui a segnare una flessione del 10%. I dati relativi alle domande di finanziamento per il 2021 indicano del resto l’esaurimento delle risorse anche per la categoria dei rimorchiati, confermando l’interesse della domanda a rinnovare un parco obsoleto e pericoloso, se opportunamente stimolata. Per detta ragione continuiamo a ribadire che i provvedimenti attuativi per rendere disponibili i fondi destinati all’autotrasporto per i prossimi anni, devono essere emanati nel più breve tempo possibile, prima del periodo estivo”.

Penuria di materie prime. “Alle preoccupazioni per una domanda ancora troppo bassa", prosegue Starace, "si aggiunge la penuria di materie prime e componenti, che rendono ancor più difficile garantire l’evasione degli ordini in tempi ragionevoli. In queste condizioni, sarebbe opportuno che almeno le scadenze per la rendicontazione delle operazioni necessarie per procedere ai rimborsi venissero riviste in modo da tenere conto delle attuali difficoltà. Si tratta di un problema molto serio che sta stressando notevolmente la filiera automotive. Già oggi si assiste ad una lievitazione dei prezzi che probabilmente continueranno ad aumentare anche nei prossimi mesi. In quest’ottica potrebbe quindi risultare interessante l’ipotesi di privilegiare lo strumento fiscale per sostenere il rinnovo del parco, incentivando la rottamazione dei veicoli più vecchi, meno sicuri e meno performanti in termini di sostenibilità complessiva".

Redazione online

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