Industria
Rimorchi e semirimorchi Il mercato rallenta a novembre (-3,2%)
Il mese scorso sono stati immatricolati 1.282 mezzi, rispetto ai 1.325 del novembre 2019
Il mercato dei rimorchi e semirimorchi con massa a terra superiore alle 3,5 tonnellate per il secondo mese consecutivo frena in maniera decisa per. Secondo le proiezioni del centro Studi e Statistiche dell'Unrae, l’associazione dei costruttori esteri, realizzate sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a novembre sono stati immatricolati 1.282 veicoli, il 3,2% in meno rispetto ai 1.325 allo stesso mese dello scorso anno. Il consuntivo da gennaio si chiude però ancora in positivo (+1,8%): 13.590 registrazioni contro le 13.351 dell'analogo periodo del 2020.

Anzianità del parco. "Sono valori che sembrano orientati a una sostanziale stabilità, ma non dicono nulla di rilevante in materia di rinnovo del parco", ha sottolineato il presidente della Sezione Veicoli Industriali dell'Unrae. "L’acquisto del nuovo, infatti, non corrisponde all’uscita dalla circolazione dei veicoli obsoleti, che continuano a tenere alto il tasso di rischiosità sulla strada, soprattutto quando abbinati a trattori dotati di dispositivi di sicurezza attiva aggiornati.
Sicurezza e sostenibilità. "È necessario proseguire e rafforzare le politiche di sostegno al rinnovo del parco circolante", ha proseguito Starace, "incentivando la rottamazione anche dei rimorchiati di tutte le categorie, promuovendo così non solo l’uscita dal parco dei veicoli più vecchi, ma anche la messa in circolazione di quelli che, per le loro caratteristiche costruttive e i loro allestimenti, possono dare un deciso impulso all’ammodernamento del trasporto merci in Italia, contribuendo non solo alla sicurezza, ma anche al risparmio energetico del comparto”.
Incentivi economici e fiscali. “L’incremento dell’attività di revisione dei veicoli pesanti e dei loro rimorchi", ha concluso Starace, "sembra essere finalmente in dirittura di arrivo con la definizione delle ultime regole operative. Potrebbe essere questa un’opportunità da non perdere per combinare efficacemente procedure che favoriscano il progressivo allontanamento dalla strada dei mezzi più insicuri e inefficienti con interventi di sostegno economici e fiscali che rendano appetibili maggiori investimenti in mezzi di ultima generazione".
Redazione online
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