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Caro carburante, Trasportounito annuncia il fermo

Pubblicato il 11/03/2022 in Industria
Caro carburante, Trasportounito annuncia il fermo
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L'associazione precisa che si tratta di uno stop per "causa di forza maggiore", ma le altre organizzazioni si oppongono

L'impennata dei prezzi dei carburanti (diesel e benzina, ma anche del gas) abbinata agli aumenti dei costi dell'energia sta surriscaldando gli animi degli autotrasportatori. A pochi giorni dall'incontro della categoria con il governo, fissata per il 15 aprile, Trasportounito ha annunciato che a partire da lunedì prossimo, 14 marzo, le aziende del settore sospenderanno i loro servizi in tutta Italia "per causa di forza maggiore".

Tutelare le imprese. L'associazione precisa che non si tratta di uno sciopero né di una rivendicazione specifica, bensì di un'iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore.  "La sospensione dei servizi si è resa inevitabile", si legge in una lettera inviata alla presidenza del Consiglio, al presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi, al ministro e al vice ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, "anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire".

Caro carburante, Trasportounito annuncia il fermo

C'è chi attende. Confartigianato Trasporti, invece, preferisce attendere l'incontro con il governo, ma avverte che "Se l'esito con i confronti a Roma sarà negativo, faremo iniziative di protesta”, per voce del presidente fiorentino e vice presidente nazionale Roberto Tegas. "Per gli autotrasportatori non ci sono garanzie: il caro carburante ha determinato una situazione ingestibile", sottolinea l'associazione. "Il problema del carburante", aggiunge Tegas, "può diventare di carattere strutturale. Il Governo deve varare un pacchetto di emergenza che sia concreto, in modo da far fronte all'attuale emergenza sugli aumenti di carburante ma anche avviare un percorso che elimini il ripresentarsi in futuro di queste criticità".

Allarme prezzi al consumo. Unatras, invece, ha comunque organizzato manifestazioni per il 19 marzo, ma ammonisce che chi intraprenderà azioni prima di martedì 15 - giorno dell'incontro fra le associazioni e la viceministra Bellanova - "se ne dovrà assumere tutte le responsabilità". Il Codacons, intanto, lancia l'allarme per le possibili conseguenze di queste agitazioni sui prezzi al consumo. "Il blocco dell'autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività", avverte il presidente Carlo Rienzi, "sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando a una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati. Una conseguenza inevitabile, considerato che l'85% delle merce venduta in Italia viaggia su gomma, e un ulteriore danno per i consumatori, stremati al pari delle imprese dal caro-carburante".

Redazione online

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