Quelli del gas minacciano lo sciopero
Assogasmetano, Assopetroli/Assoenergia e Federmetano chiedono attenzione al Governo
Le tensioni sul prezzo del gas conseguenti al conflitto in Ucraina (ma non solo, visto che già prima il prezzo era lievitato) si riflettono inevitabilmente su chi ha scelto questa via per un trasporto più ecosostenibile. Le associazioni che riuniscono gli erogatori della mai così preziosa materia prima, vale a dire Assogasmetano, Assopetroli/Assoenergia e Federmetano chiedono l'intervento del Governo a sostegno del comparto, altrimenti minacciano lo sciopero nei giorni del 4, 5 e 6 maggio.
Meno tasse. In particolare vorrebbero che fosse concessa anche a chi usa il metano per autotrazione la riduzione dell'Iva dal 22% al 5%, come già accordato agli usi civili e industriali; in aggiunta si vorrebbe l’estensione del credito d’imposta per gli autotrasportatori anche al CNG. per far leva sulle istuzioni, attraverso i rispettivi presidenti, le tre associazioni ricordano ai politici che la filiera del gas in Italia conta 1.500 punti vendita con circa 20mila addetti (e le relative famiglie), quindi una non trascurabile fetta della popolazione.
Redazione online
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