L'Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) accusa il Governo di aver escluso il settore dei trasporti dalla Tremonti ter, il decreto fiscale approvato in consiglio dei ministri lo scorso 26 giugno.

Tra le altre cose, infatti, la nuova norma si occupa della detassazione al 50% degli utili reinvestiti dalle aziende nei beni strumentali della categoria "macchinari e apparecchiature". "Il provvedimento che rimarrà in vigore fino al 30 giugno 2010 - si legge nel comunicato dell'Anfia - esclude i mezzi di trasporto".

Il presidente dell'Associazione, Eugenio Razelli, ha ricordasto che il mercato italiano dei veicoli leggeri ha registrato un calo del 30,9% nei primi cinque mesi del 2009 e, nello stesso periodo, in Europa la flessione è stata del 37,3 per cento.

Per gli industriali poi la situazione è ancora più grave, dato che il calo è stato del 38,6% in Italia e del 44,6% in Europa, mentre per il mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi i volumi di vendita sono scesi del 47,8 per cento.

Per questo, commenta Razelli, "Anfia ritiene che il Governo debba includere tra i beni di investimento interessati dalla legge Tremonti-ter anche i mezzi di trasporto, un comparto che per risollevarsi dalla crisi necessita di misure mirate e modellate sulle proprie specificità".