Più lungo di 13 cm, con una carrozzeria che ricorda quella della Classe V ma con molti elementi diversi, una plancia tutta sua e, soprattutto, una gamma di modelli a trazione posteriore, integrale e, questa è la principale novità, anteriore. Il Vito cambia quasi tutto pur conservando le proporzioni conosciute, con un programma di modelli in tre lunghezze (Compact, Long ed Extralong) composto da furgoni, Mixto per trasporto merci/persone e Tourer per trasporto di passeggeri (fino a 8 oltre al conducente). Concepito come entry level e destinato all’utilizzo urbano e agli artigiani, il Vito a trazione anteriore adotta un motore 4 cilindri turbodiesel commonrail di 1,6 litri, sviluppato dalla Renault e stretto parente di quello utilizzato dalla Casa francese sul Trafic. Disponibile con potenze da 88 a 114 CV, è abbinato a un cambio manuale a 5 marce; la cilindrata contenuta e la trazione anteriore permettono a questa nuova variante del furgone medio della Mercedes di avere una portata utile superiore di 120 kg rispetto ai modelli a trazione posteriore. Questi ultimi continuano a rivolgersi a una clientela che chiede modelli per impieghi polivalenti e, così come i 4x4, saranno invece equipaggiati con le evoluzioni degli attuali 4 cilindri sempre commonrail di 2,1 litri, capaci di potenze da 136 a 190 CV. Quanto ai cambi, la scelta è fra un manuale a 6 rapporti e l’automatico 7G-Tronic a 7 marce, che sostituisce il vecchio 5 marce. Tutti i dettagli del nuovo Vito sul numero di settembre di tuttoTrasporti.