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SANIFICAZIONE
Mezzi pubblici: dai raggi ultravioletti un'arma contro il Covid-19

SANIFICAZIONE
Mezzi pubblici: dai raggi ultravioletti un'arma contro il Covid-19
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La Axiro di Urgnano (BG) ha brevettato un sistema che mantiene gli ambienti salubri utilizzando  in sinergia UV-C e Pco.

Strade deserte circondate da un silenzio quasi irreale e squarciato solo dalle sirene delle ambulanze. E poi quell’immagine diventata emblematica, simbolo della violenza del Covid-19: una fila ordinata di camion militari con a bordo decine di bare. La provincia di Bergamo è stata tra le zone italiane più colpite dal virus, ma anche una di quelle che ha saputo reagire con maggior vigore, sottolineando la caparbietà, l’orgoglio, la laboriosità e l’ingegno del suo popolo. Ne è una testimonianza la Axiro Italia, società di consulenza ingegneristica con sede a Urgnano, che in breve tempo ha ideato e messo a punto il sistema CleanLife per sanificare i mezzi pubblici (ma potenzialmente qualsiasi altro ambiente) e sconfiggere il Coronavirus.  

Nemico invisibile. A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia, infatti, l’affollamento di autobus, tram, treni e metropolitane è ancora un problema irrisolto. Nonostante il numero contingentato, il trasporto locale rappresenta uno degli ambiti con il più alto rischio di contagio. Complice un nemico invisibile che si annida su corrimano, sedili e persino sui pulsanti di chiamata. Un problema emerso ancor più urgentemente dopo un recente controllo dei Nas in varie città che ha accertato irregolarità e mancato rispetto di norme su igienizzazione, prevenzione a tutela della salute pubblica.

InternoBus3

Tecnica antica. La salvezza ora potrebbe arrivare da una semplice luce blu. “Il progetto è nato sull’onda emotiva della crisi sanitaria con finalità sociali, più che economiche”, ci spiega Ivan Gualteri, responsabile dell’iniziativa in collaborazione con il collega Francesco Agostoni. “Sentivamo l’esigenza di offrire una soluzione che permettesse di ricostruire, in sicurezza, un nuovo concetto di quotidianità”. CleanLife basa il suo funzionamento sulla luce ultravioletta UV-C che consente la completa disinfezione e sanificazione dell’aria e delle superfici in meno di cinque minuti. Una tecnologia che secondo diversi studi scientifici consente di ottenere eccezionali risultati eliminando non solo il Covid-19, ma ogni tipo di virus, batterio e muffa. “È un metodo di sterilizzazione che usa lunghezze d’onda comprese nella banda UV-C tra 100 e 280 nanometri e che modificano il Dna o l’Rna dei microorganismi impedendo loro di riprodursi o di essere dannosi”, sottolinea Agostoni. D’altra parte, la sua azione germicida è conosciuta da oltre cento anni (venne scoperta nel 1903 dallo scienziato danese Niels Ryberg Finsen, insignito poi con il Premio Nobel) ed è sfruttata abitualmente per sterilizzare sale operatorie, studi dentistici, attrezzature chirurgiche e persino dai barbieri per la pulizia di rasoi e forbici.

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A porte chiuse. “Abbiamo dunque pensato di sfruttare proprio gli UV-C per sanificare i mezzi pubblici”, ribadisce Gualtieri. “Con la collaborazione dell’azienda Locatelli Autotrasporti in breve tempo abbiamo allestito un bus urbano, un Mercedes-Benz Citaro, già in circolazione con un prototipo di questo dispositivo. Ci siamo però scontrati con un primo limite: l’operazione non poteva essere effettuata in presenza di passeggeri, in quanto i raggi ultravioletti sono dannosi per la salute. Dunque, l’autista poteva effettuarla a mezzo vuoto tramite un comando a distanza, solo prima della partenza e durante le soste al capolinea. L’effetto benefico della sanificazione veniva però gradualmente annullato durante il tragitto, con l’apertura delle aperture delle porte e il viavai di passeggeri. Quindi abbiamo pensato fosse necessario abbinarlo a un sistema che potesse essere impiegato in modo sicuro senza interruzioni durante i viaggi, in modo che dopo la sanificazione iniziale si potesse mantenere la salubrità dell’ambiente anche con persone a bordo”.

Sinergia salvifica. Per raggiungere questo obiettivo la Axiro si è rivolta a un’altra tecnologia già collaudata, ossia la Pco, acronimo di Photocatatic oxidation, adottata per esempio per la salubrità delle navicelle spaziali: la radiazione ultravioletta viene abbinata a un catalizzatore metallico che sfrutta l’umidità presente nell’aria trasformandola in acqua ossigenata. Irrorata attraverso il condizionatore di bordo permette di purificare l’aria e allo stesso tempo di emettere delle particelle che sterilizzano le superfici ove si depositano. La combinazione dei due diversi dispositivi consente di avere ambiente costantemente privo da batteri per tutta la durata del suo utilizzo.

La soluzione definitiva. Il sistema è stato brevettato ad agosto dello scorso anno e oggi, a distanza di parecchi mesi dall’inizio della sperimentazione sul bus della Locatelli, il progetto può essere considerato pronto e maturo per l’immissione sul mercato. Alla Axiro sono convinti che rappresenti la soluzione definitiva: una valida arma contro il Covid-19 (ma non solo), con un’efficacia di gran lunga superiore a qualsiasi operazione manuale. Oltretutto, “con tempi estremamente ridotti e”, assicura Gualtieri, “assolutamente abbordabili”. Strada facendo hanno stretto contatto con istituzioni pubbliche, aziende e con vari costruttori automotive con i quali progettano di mettere a punto soluzioni aftermarket e di fabbrica. Anche se la speranza è di estendere l’applicazione di CleanLife i treni, aerei e mezzi di navigazione, ma anche a edifici pubblici e privati.

Roberto Barone

CleanLife in funzione

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