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Catanzaro UN SALTO IN CONCESSIONARIA
La Salerno-Reggio Calabria è il solito alternarsi di cantieri, improvvisi scambi di carreggiata e co
La Salerno-Reggio Calabria è il solito alternarsi di cantieri, improvvisi scambi di carreggiata e corsie strettissime. Noi di tuttoTrasporti l'avevamo percorsa e analizzata tratto per tratto due anni fa. E da allora non è cambiato molto: i lavori sembrano arrivati a buon punto solo sul tratto Reggio Calabria-Gioia Tauro, mentre fino a Lamezia Terme abbondano ancora gli spezzoni di autostrada dove i cantieri non sono stati nemmeno iniziati. Ma in Calabria non c'è solo l'A3: tra le grandi opere che si sta lentamente tentando di realizzare c'è anche la trasformazione in superstrada della Ss 106 Ionica e la Trasversale delle Serre.
Tutto lavoro per le aziende che utilizzano i propri camion nel movimento terra e nei trasporti legati all'edilizia. E che sono i principali clienti della concessionaria che costituisce la nostra prossima tappa: Mantella, a Catanzaro, che produce anche allestimenti nel nuovissimo stabilimento di Lamezia Terme con il marchio Redim. Nata nel 1982, Mantella è oggi concessionaria Iveco per tutte le province calabresi, fatta eccezione per Cosenza. A Salvatore Mantella, chiediamo quindi di fotografarci l'attuale situazione del mercato. A cominciare dai numeri. "Nella gamma pesante la nostra quota di mercato, nel territorio, è di circa il 40%. Si sale al 60% nel segmento dei medi e si conferma invece il 40% nei leggeri. In ogni caso la nostra clientela è costituita principalmente da aziende che operano nel cava-cantiere". Un settore che ovunque sta soffrendo, ma che qui in Calabria ha la possibilità del traino delle grandi opere. "Sì, ma il problema è che le aziende calabresi sono l'ultimo anello della catena di appalti e subappalti legati alle grandi opere: ce l'Anas che assegna i lavori, poi c'è il general contractor, poi la ditta esecutrice. E infine ci sono le aziende calabresi, che si occupano di trasporti, movimento terra, calcestruzzi, forniture, ecc.". E per queste aziende il problema è "che in un contesto di difficoltà economico come questo i pagamenti ritardano o addirittura non ci sono. I grandi che subappaltano continuano a guadagnare, mentre i piccoli soffrono". E l'autotrasporto in conto terzi? "Qui la crisi ha colpito duro, come nel resto d'Italia. Ma siamo in una posizione periferica, isolati dal punto di vista infrastrutturale, e le nostre imprese non possono che risentirne di più". Nessun segnale positivo, quindi? "Tutt'altro. Dopo due anni di crisi il mercato sta crescendo con numeri doppi rispetto allo scorso anno, e questo sicuramente è un segnale confortante". Veniamo all'Eco Stralis: "Un mezzo ottimo per il lungo raggio, un segmento dove ridurre i consumi può fare veramente la differenza. Per chi affronta percorsi più difficili, c'è sempre la versione 'normale' da 500 CV. Insomma, ogni cliente può avere il suo camion su misura. E noi lo sappiamo bene, visto che siamo anche degli allestitori".
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