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Mercedes e Setra TORNA A MODENA LA CITTA' DELL'AUTOBUS

Pubblicato il 29/11/2017 in Bus
TORNA A MODENA LA CITTA' DELL'AUTOBUS
TORNA A MODENA LA CITTA' DELL'AUTOBUS

Terza edizione della manifestazione organizzata dalla filiale italiana dei due blasonati marchi tedeschi. Tanta gente, novità e tendenze.

Dopo qualche anno d'assenza torna "La città dell'autobus", che stavolta si fregia del suffisso 3.0 ad indicarne appunto la terza edizione, ma anche un modo nuovo di comunicare. L'appuntamento è stato come sempre a Sorbara/Bomporto: sede storica di Setra prima e di Mercedes-Benz poi, cioè il sodalizio che dal 1996 è diventato la Evobus Italia.

Una comunicazione rivolta in larga parte ai propri clienti, ma non solo. Anche perché dal punto di vista del prodotto noi di tuttoTrasporti vi avevamo già raccontato tutto sulle nostre pagine: dal nuovo Tourismo al Citaro ibrido, al Setra S 531 DT bipiano di lusso. Un migliaio di presenze in due giorni hanno suggellato il successo della manifestazione, anche perché molti han colto l'occasione, oltre che per guidare i vari Mercedes e Setra a disposizione, per visitare anche qualche brand concorrente... limitrofo (che ha sfruttato il traino).  

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Francamente ci saremmo aspettati qualche numero sulle vendite consolidate o sugli ordinativi, invece il CEO e presidente di Evobus Italia, dott. Heinz Friedrich, ha preferito puntualizare sulla capillarità della rete nostrana (fatta di 4 filiali e 43 Service Partner), mostrando genericamente un trend in rialzo del mercato negli ultimi tre anni e ponendo grande fiducia nel prossimo futuro, sia nell'ambito dei finanziati con gli urbani, sia fra i GT col rinnovato bestseller Tourismo. E col double decker del prestigioso marchio Setra a giocare il doppio ruolo fra i GT alto di gamma come fra gli incrociatori di linea a lungo raggio.

 

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Parlando proprio del Citaro, l'ing. Michele Maldini, direttore commerciale del segmento TPL, ci ha tenuto a precisare che la versione a batterie, promessa per il 2018, arriverà davvero (tant'è che ne abbiamo pubblicato proprio qui le prime immagini quasi definitive) e che la Mercedes non è affatto in ritardo su questo tipo di trazione alternativa, visto che l'urbano elettrico lo sperimentava addirittura cinquant'anni fa.   

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Tuttavia molto pragmaticamente, non è questo il futuro immediato a cui bisogna puntare. Piuttosto è sull'ottimizzazione di diesel e gas che bisognerà spingere, anche per non creare veicoli fuori dal target d'acquisto delle nostre aziende, quasi mai così floride da poter sognare investimenti faraonici in mezzi e infrastrutture dai costi... spaziali. L'ibrido minimo dei tedeschi, che si propone giusto di dare una mano al 6 cilindri a gasolio o a metano nei momenti in cui consumerebbe di più (senza mai sostituirvisi del tutto), va proprio in questa direzione: l'8% in meno di carburante che promette, unito ad un listino non troppo lontano dal modello standard è il massimo a cui aspirare realisticamente in questo momento. Soprattutto in un Paese dove, anche un domani, fare il pieno alla spina della corrente non sarà affatto semplice.

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