Scania 540 S, 6 cilindri d'alta gamma
Torna il Grifone con il motore in linea più potente, stavolta abbinato al nuovo cambio con super overdrive e la cabina S a pavimento piatto.
Che il sei cilindri Scania sia un gran motore lo scriviamo da anni. Gli unici a non crederci sono quelli che... se non è un V8 non è vero camion. Eppure questo 540 S ha molte frecce al suo arco, al di là della potenza che pure nella classe dei 13 litri è quasi un record (solo l'Iveco tira fino a 570 CV il suo Cursor 13). Rispetto all'R 540 provato un paio d'anni fa, stavolta c'è un nuovo cambio e la cabina più alta fra quelle disponibili. I più attenti noteranno anche che si tratta dello stesso esemplare che ha vinto il test dei 1000 punti in Germania, ma qui siamo in Italia, sullo storico percorso di tuttoTrasporti e con il nostro semirimorchio per canoniche 44 tonnellate di peso complessivo.
Tutta un'altra faccenda. Condizioni molto diverse, ma risultati ugualmente buoni, che poi confermano quelli del 2019 benché ottenuti con una cabina più aerodinamica (la R allora) e assai meno traffico. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa c'è sotto a questo 540 S. Il motore, dicevamo, è l'ultima evoluzione di quello nato nel 1995 con la serie 4. Ha sperimentato tutte le iniezioni possibili, dalla pompa in linea con EDC ai pompanti singoli PDE, agli elettroidraulici HPi, prima di "stabilizzarsi" sul common rail XPi. Tornato a crescere nel rapporto di compressione fino a 21:1, come vuole la più recente scuola Scania, fa a meno del ricircolo EGR e del turbo a geometria variabile. Semplificazioni che si apprezzano sulla bilancia, dove la tara (complice il telaio da 7 mm di spessore e il ponte leggero) si ferma a un soffio dai 7.500 chili: non male per quella che può essere considerata a tutti gli effetti un'ammiraglia fra i 13 litri.
La scatola magica. Più che il numero dei cilindri, è quello delle marce che stranisce. I pesanti svedesi ne hanno sempre avute 14 nell'era moderna, pur se le prime due erano i crawler (primini) in qualche caso omessi. Il vecchio GRS Scania, poi, era (ed è, perché resta nella gamma) un automatizzato ancora derivato da un manuale, come testimoniano gli attuatori esterni, benché coadiuvato da un controllo Opticruise di quinta generazione. Il nuovo G33CM si presenta invece compatto e alleggerito, con scatola in alluminio e finalmente senza sincronizzatori; ma la sua peculiarità sta nella rapportatura: di fatto è un 12+1+1, cioè con un solo crawler e una sorta di tredicesima marcia in super overdrive che, a 85 km/h, lascia trotterellare il motore ad appena 870 giri/min: roba che non si capisce se è lui a spingere il camion o viceversa.
Danilo Senna
Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di giugno 2021, n. 450.
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