Truck
DAF XG+, la nostra prova
Primo camion che sfrutta l'aumento delle quote massime concesse dalle norme europee. Stando ai risultati di questo 480, lo fa nel migliore dei modi. In termini di consumo e abitabilità, ma non solo
Se solo non fosse diesel! È questo il limite, per modo di dire, più grande del DAF XG+, messo appena un po' in ombra da una nuova mobilità invero con ancora molti punti da approfondire. L'olandese, invece, i limiti li infrange. Almeno quelli di sagoma, essendo il primo camion autorizzato a eccedere le classiche misure di autotreni e autoarticolati finora in circolazione in Europa.

Quasi sei con un litro a 80 costanti. Ma infrange anche il record dei consumi più bassi sul nostro percorso: ennesima dimostrazione di quanto la tecnica sia S in grado di progredire pur senza attingere alla fantascienza. Alla velocità costante di 80 km/h l'XG+ 480 ha fatto registrare quasi 6 km con un litro di gasolio e sul percorso si è confermato il più parco di sempre: 3,81 km/l ridotti di poco (3,72) dal modesto fabbisogno di AdBlue, in controtendenza con i concorrenti che invece da questo punto di vista si sono dimostrati quanto mai voraci nelle ultime apparizioni. Vien quasi da chiedersi dove sia il trucco della DAF, anche perché in apparenza la cosa meno nuova del camion è proprio la catena cinematica, con un 13 litri ancora ad aste e bilancieri che, con l'uscita di scena del DC13 Scania, è il più longevo della categoria. Intanto dentro, dove non si vede, l'MX-13 è cambiato molto: nuove camere di combustione, rapporto di compressione innalzato e tanti altri affinamenti. In più, d'accordo con il cambio, in 12a marcia regala 150 Nm in più fra i 900 e i 1.150 giri/min, che si traducono in una trentina di cavalli in più nei regimi più frequentati in autostrada.

Passi lunghi e ben distesi. Quindi, il merito va condiviso con lo ZF TraXon (peraltro la DAF è l'unica che ha sempre resistito alla tentazione di ribattezzarlo a modo suo, fidandosi dei programmatori di Friedrichshafen) che pare aver raggiunto qui la sua piena maturità in termini di efficacia. Ma, soprattutto, a chiudere la "catena" c'è il ponte con la riduzione più distesa oggi disponibile per un trattore da lungo raggio: la coppia conica 1:2,21 implica che le ruote posteriori facciano quasi un giro ogni due di albero motore! Tradotto nella pratica, il DAF a 80 km/h trotterella a 1.000 giri e questo già spiega molte cose. Tipo: perché ha consumato poco e perché tanto in accelerazione quanto nei test in salita (suppur "sporcati" da condizioni di lancio poco favorevoli) non sia stato un fulmine. Intendiamoci, non è lento: ha fatto una netta scelta di campo, che ci sentiamo di condividere, rinunciando a un briciolo di sprint in favore della percorrenza. E, in questo, una grossa mano all'XG+ l'ha data l'aerodinamica che gli deriva dall'aver sfruttato i 16 cm in più di sbalzo anteriore per un muso più filante. I risultati del roll test - uno dei nostri rilevamenti più complessi - evidenziano che questo DAF ha bisogno per avanzare a 80 km/h di appena 58 kW-79 CV: addirittura dieci in meno del camion che finora scorreva meglio di tutti. Quindi, non c'è trucco né inganno. Solo una perfetta alchimia di tutti i fattori che definiscono un camion efficiente.

Visto da dentro. A favore del Cx hanno giocato le telecamere sostitutive degli specchi, efficaci e pratiche da usare: il monitor di sinistra, grazie all'allungamento della cabina, non rimane troppo vicino per essere facilmente messo a fuoco; quello di destra è furbamente più abbondante (4 cm in più di larghezza, passando da 14" a 17") per una facile inquadratura. Hanno anche limitato i fruscii, cosa che, unita all'assemblaggio accurato e al buon isolamento acustico, ha favorito l'abbassamento della rumorosità. Solo in certe condizioni di vento si è avvertita una leggera vibrazione dello spoiler sul tetto. Per il resto l'XG+ non presta il fianco ad alcuna critica: un camion ben rifinito sotto tutti gli aspetti. E con uno spazio in cabina mai visto, sfruttabilissimo grazie al tunnel appena accennato (3 cm), ai sedili entrambi girevoli e a materiali che ci son sembrati migliori di quelli toccati all'atto della prima presentazione (forse limitati alla preserie).
Danilo Senna
Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di giugno 2022, n. 461.
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