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Scania Red Pearl CABRIO FUORI SERIE

Pubblicato il 12/07/2012 in Van & Pick-Up
CABRIO FUORI SERIE
CABRIO FUORI SERIE

Monta un propulsore navale Scania il Red Pearl, l'ultrapotente trattore cabrio realizzato come esemp

Monta un propulsore navale Scania il Red Pearl, l'ultrapotente trattore cabrio realizzato come esemplare unico da Sven Erik Bergendahl, l'elaboratore svedese meglio noto come Svempa. Giunto in Italia insieme al suo più stretto collaboratore Jan Richter per la consegna di uno dei primi Blue Shark, i camion prodotti in serie limitata (40 esemplari) e da lui griffati, Svempa ci ha fornito nell'occasione una foto del cabrio rosso e non si è tirato indietro quando abbiamo cercato di indagare sulle origini del suo estro da poco applicato al trattore stradale top di gamma della Scania, l'R 620 Euro 5 V8 derivato da un altro suo prototipo, lo Shark.

Settant'anni ben portati, fisico asciutto e longilineo come molti scandinavi, il carrozziere-preparatore apre la sua prima officina nel 1965, dopo un'infanzia trascorsa in una famiglia difficile. Capisce presto che gli sarà più facile far soldi andando a prendere le auto incidentate. Una cosa tira l'altra e il soccorso stradale si allarga ai camion, per recuperare i quali sono tuttavia necessari mezzi pesanti con colori e accessori ben distintivi che lui applica seguendo e interpretando lo stile americano distillato dalle riviste dell'epoca, stampate al di là dell'Atlantico e che legge volentieri nonostante a scuola non abbia mai fatto faville. Anzi, quei tatuaggi che gli decorano le braccia risalgono proprio all'adolescenza quando, pur senza patente, si metteva spesso alla guida di automobili finchè all'ennesima violazione fu sbattuto al riformatorio, dove cominciò ad assimilare l'arte decorativa sul proprio corpo in attesa di trasferirla sui veicoli con un personalissimo tuning.

Affascinato dalle forme esuberanti e dai colori sgargianti, Svempa vede inizialmente nei musoni Scania i mezzi più adatti per raggiungere gli obiettivi che si prefigge: rendere belli e sbalorditivi, secondo il suo gusto che si impone rapidamente, anche i camion per il soccorso stradale, dall'aspetto solitamente massiccio e pesante per via della mole considerevole.

Tra i primi "lavori" uno Scania L75, un L111 e un L140 a cavallo tra gli anni '60 e '70. Più avanti Svempa ha realizzato, sempre su base Scania, prototipi come la Vedova nera (Black widow) e la Vedova gialla (Yellow widow), quest'ultima ideata per gareggiare in pista con la sua velocità e potenza: il motore da 900 Cv la spingeva da 0 a 100 km/h in 8 secondi permettendole di scatenarsi fino a raggiungere i 160 km/h. Prestazioni superate con lo Slingshot 2: 3.000 Cv sputati fuori da un motore da oltre 14 litri a "soli" 4.200 giri grazie all'adozione di sei turbine. È stata molto apprezzata anche l'operazione di maquillage su uno Scania 520, lo Shark cui accennavamo, dal quale Svempa ha tratto ispirazione per la serie Blue Shark.

Non solo spettacolo, però, nelle creazioni di Svempa che ha prestato a lungo assistenza all'aeroporto di Stoccolma con enormi camion il cui compito consisteva nel trainare i velivoli che a causa del ghiaccio d'inverno finivano la propria traiettoria fuori pista. Attività, questa, iniziata con l'intervento d'emergenza nei confronti di un Tupolev sovietico nel 1976: i due camion per il soccorso stradale di mezzi pesanti impiegati per il recupero fecero il giro del mondo sui quotidiani dell'epoca che sbatterono la clamorosa notizia in prima pagina. Ora l'attività di soccorso ai veicoli incidentati è gestita dai due figli. Ciò consente al dinamico imprenditore di dar libero sfogo alla sua sfrenata creatività spesso in collaborazione con Scania.

Per la casa scandinava Svempa ha firmato diverse serie esclusive (Top Class edita nel 2002; The King, 2003; The Griffin, 2006) particolarmente apprezzate in Italia dove sono stati venduti 400 dei 600 pezzi finora personalizzati. Degli Scania da sottoporre a cosmesi arriva nel capannone di Svempa soltanto la cabina che, dopo il suo intervento, torna dal costruttore per essere montata sul telaio. Il cabrio, costruito per presenziare alle fiere e per essere sottoposto a sperimentazioni nei laboratori Scania (in particolare per le prove aerodinamiche e per studiarne le prestazioni con l'uso di carburanti alternativi), ha un motore da quasi 1.000 Cv e non è omologato.

Sven ne parla con orgoglio, è certamente qualcosa di eccezionale, e mentre lo ascoltiamo udiamo nel salone inondato dalla luce di una bellissima giornata il canto acuto di un uccello, forte, ben percepibile, come se fosse lì accanto a noi. Forse è entrato da una delle finistre aperte? Sgraniamo gli occhi e ci voltiamo in tutte le direzioni alla sua ricerca mentre Svempa non fa una grinza, anzi si alza tranquillo, mette una mano in tasca ed estrae un cellulare. Accidenti è la sua suoneria. Tutto si spiega con la passione dello svedese per la natura, e in particolare proprio per uccelli e pesci: a casa ha un acquario enorme la cui visione lo aiuta a rasserenarsi e a frugare nella propria immaginazione.

Antonio Massa

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