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Neve TORINO-MILANO IN TRE ORE

Pubblicato il 12/07/2012 in Van & Pick-Up
TORINO-MILANO IN TRE ORE
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2 febbraio 2009, lunedì. Da un giorno nevicava sul Nord-Ovest, una perturbazione non intensa

2 febbraio 2009, lunedì. Da un giorno nevicava sul Nord-Ovest, una perturbazione non intensa e annunciata dai bollettini meteo da almeno una settimana. Annunciato anche l'intensificarsi delle precipitazioni per il lunedì mattina. Nulla di preoccupante, comunque: le nevicate di inizio anno erano state ben altra cosa.

Eppure, partendo da Torino alle 7,40, si arrivava a Milano tre ore dopo (nelle foto il traffico tra Marcallo Mesero e Arluno). Rischiando in più punti un serio incidente. Tra l'ingresso torinese di corso Giulio Cesare e la barriera di Rondissone (poco più di 20 km), lo sgombero delle neve era "assicurato" dal transito di auto e mezzi pesanti, tanto che le due corsie di destra erano innevate ma transitabili; su quella di sorpasso, uno strato di 5-10 cm iniziava a compattarsi. Immediatamente dopo la barriera, due grandi trattori con lama sgombraneve in uscita dall'area di servizio San Rocco procedevano contromano verso la barriera stessa, senza alcun veicolo d'appoggio o personale a segnalare la pericolosa manovra. Pochi chilometri e un Fiat Ducato bianco con le insegne della Satap, la società che gestisce l'autostrada, cambiava improvvisamente di una corsia senza segnalare, costringendo a un brusco scarto i veicoli che arrivavano. Il guidatore del Ducato si era accorto all'ultimo di un mezzo sgombraneve.

Evitare il Ducato non era che un allenamento: verso il km 45 l'autista di un Man Tgs della flotta francese Laffond guidava a 110 km/h su uno strato di neve pressata, scartando più volte all'ultimo momento gli altri autoarticolati con autisti ligi al Codice. Al km 49, invece, l'autista di una Golf che per la velocità eccessiva aveva carambolato sulla neve della corsia di sorpasso abbandonava l'auto e attraversava di corsa l'autostrada. Poco dopo Biandrate un tamponamento di non grandissima entità generava una coda di "4 km in aumento". O, se si preferisce, di 45 minuti. Dall'area di servizio di Novara partiva un'Audi della Stradale, con display che avvisava "velocità massima 90 km/h". Velocità che nemmeno la Polizia stessa riusciva a tenere, viste le condizioni del fondo stradale: la corsia di sorpasso, in particolare, era una lastra di neve compattata, trasparente come ghiaccio. Oltre Arluno, nuovo tamponamento: di lievissima entità, ma sufficiente a bloccare di nuovo il traffico per un'altra mezz'ora abbondante. Tra Arluno e Rho, finalmente, si scorge uno spargisale. Il primo.

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