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Raduni CARTOLINE DALL'EUROPA DEI TRUCK

Pubblicato il 05/10/2012 in Van & Pick-Up
CARTOLINE DALL'EUROPA DEI TRUCK
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Qui Lopik Ulft, Huissen, Arnhem, Duiven, Vorden, Zutphen, Enschede, Leer, Zuidlare

Italia e Olanda unite dalla stessa passione per i truck e per la voglia di stare insieme e divertirsi di tanti camionisti, come è successo nei due raduni di Lopik e Gonzaga.

 

Qui Lopik

Ulft, Huissen, Arnhem, Duiven, Vorden, Zutphen, Enschede, Leer, Zuidlaren, Assen, Meppel, Almere, Huizen, Baaarn, Amersfoort: sono quindici le consegne in Olanda che il nostro lettore Damir Barbaric si è organizzato dalla Marca trevigiana per poter partecipare, unico italiano, al raduno di Lopik (3 e 4 agosto). “In Olanda”, ci racconta, “passione e rispetto per il nostro lavoro non mancano: Oooh, good truck! era una frase di rito a ogni consegna, appena vedevano il Family Tradition, il mio MAN L2000 personalizzato in stile olandese. Lì non mancano bellissimi camion, con gli autisti sempre disponibili. Il primo decorato che incontro è il nuovo R730 di van der Heuvel; faccio amicizia con l’autista, che ammira il lavoro che ho fatto sul mio camion e promette (e mantiene) di venirmi a trovare a Lopik. Siamo stati a bere e chiacchierare fino alle due e mezza. Il giorno prima del raduno, non trovando trattorie con parcheggio o aree di sosta, decido di andare direttamente da Verweij, l’organizzatore del raduno. Andreas Schubert con il suo Scania nero è già lì, poco dopo arrivano gli autisti di Verweij e cominciano a chiedermi come mai un personalizzato italiano non fosse pieno di acciaio inox. Proseguiamo ridendo, e facciamo l’una e 45. La notte mi è difficile prendere sonno, pensando che sono al mitico raduno di Lopik e nell’ancor più mitico capanno e di Werveij. Il giorno dopo, pulizia dei cerchi: a turno tutti i partecipanti venivano a conoscere il nuovo arrivato, con quella strana motricetta. Intanto arrivavano altri camion che avevo sempre visto solo in foto: mezzi fantastici di aziende che per un appassionato dello stile nordico sono leggenda come Nitterberg, Peterson, Grønbeck, Søren Skov. Non mi sembra vero di toccarli con mano e fare amicizia con i loro autisti, in nome della passione comune. Alle dieci e mezza di sera penso di andare a letto per prepararmi al venerdì, primo vero giorno del raduno; proprio mentre sto per coricarmi arrivano due miti dalla Norvegia: gli Scania 140 di Lermo e Saugbrugsforingen. Ci raccogliamo tutti nel lavaggio per farli belli. Poi, Nitterberg e gli altri mi fanno alzare in piedi e mi regalano la maglietta della Sties… Al mattino, tutti al prato di Lopik per il grande raduno, con la sorpresa di trovare una quindicina di amici italiani venuti a vedere i camion (e, ovviamente, la mia impresa). Per me essere a Lopik era un sogno diventato realtà. E che realtà! Niente competizione, tanta amicizia, nessuna sfida. E l’affetto per una professione che sono orgoglioso di svolgere, con la passione che mio papà ha saputo trasmettermi”.

 

 

Qui Gonzaga

San Giacomo delle Segnate non è ancora pronto ad accogliere il Truck Day: si sta ancora lavorando per rimediare ai danni del terremoto che ha colpito questo lembo di Lombardia così vicino all’epicentro del sisma emiliano. Ma gli organizzatori hanno voluto ribadire che la loro bella manifestazione, l’unico raduno che ha come scenario il centro storico di un paese, il prossimo anno ci sarà. Lo hanno fatto da una delle più antiche manifestazioni d’Italia, la Fiera millenaria di Gonzaga (MN), dove una trentina di decorati si è data appuntamento. I visitatori, spesso giunti lì per tutt’altro motivo, sono rimasti a bocca aperta davanti al Camion che balla di Daniele Quercioli, capace persino di emozionarsi: piange dai tergicristalli. A proposito, l’abbiamo visto in azione e così abbiamo svelato il suo mistero: una centralina stile mixer, collegata in wireless alla presa Obd, da cui Daniele comanda sospensioni, fari, tergi e quant’altro. Nulla di automatico: è il suo creatore che decide come farlo muovere, a seconda della musica o del discorso che deve “interpretare”. Già, non è solo lo Scania (che quest’anno sfoggiava le bande colorate e il numero 53 come Herbie, il Maggiolino tutto matto e il nuovo nickname “The Love Truck”) a dare spettacolo… Fra l’altro, Daniele garantisce che oltre a fare spettacolo lo usa pure per trasportare liquidi alimentari. Tra i partecipanti il nuovo R620 della Fratelli Curti, allestito come gli altri dalla Irma con una furgonatura per trasporto animali, e protagonista del sexy truckwashing, che sarà pure il peggior autolavaggio al mondo (c’è chi dice che i camion escano più sporchi di come entrino) ma al Truck Day non manca mai di creare una lunga fila. Un po’ d’America in piena bassa mantovana arrivava dal Kenworth W900 della Eurotrasporti, mentre i modellisti giravano con le loro creazioni in scala 1/20; fra loro anche una ragazza, Erika, che ha riprodotto lo Scania R di Antonella Gallo, la Sirenetta. Insomma, un po’ più piccolo per ragioni purtroppo molto comprensibili, ma è stato un vero Truck Day. Appuntamento al prossimo anno, di nuovo in centro a San Giacomo!

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