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I NOSTRI TEST
Renault Master Z.E., lui va ovunque

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Renault Master Z.E., lui va ovunque
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Cambia faccia e amplia la gamma. Torniamo a provarlo nella versione da 3.100 kg di peso totale commercializzata dalla Renault Trucks. Perché sotto sotto la gestione dell'energia è stata affinata. E i risultati si vedono...

Segnali di crescita nel mondo Z.E. di Renault Trucks. Mentre in alto il catalogo si va arricchendo con i medio-pesanti D e D Wide a batterie, il Master alla base dell'offerta si articola ora su ben 12 versioni, che comprendono i furgoni (6), i pianali cabinati (4) e gli autotelai (2). Sono il frutto della recente introduzione dei modelli da 3,5 ton di peso totale, in aggiunta a quelli da 3,1 preesistenti. Non è però il caso del nostro Master Z.E., che è ancora un 31 nel gergo di Renault Trucks, ma che s'identifica comunque con la cifra 33 (come prima) che è la capacità in kWh delle batterie, rimasta così invariata. E, apparentemente, limitata.

Una scelta d'economia. A fronte dei 75 kWh installati sui furgoni medi di Stellantis, gli accumulatori del Master, che è di una taglia in più, oltretutto con passo e tetto intermedi, appaiono certo un po' risicati. Ma nemmeno tanto lontani da quelli del MAN eTGE (36 kWh) e del Mercedes eSprinter (minimo 41 kWh). E, infatti, secondo i nostri rilevamenti, l'autonomia appare confrontabile. Vero che i due tedeschi appartengono alla classe da 3,5 ton, ma l'eccesso di zelo dei francesi nel caricare la zavorra sul Master Z.E. (che ha viaggiato al limite del sovraccarico, contro i 3/4 della portata degli altri due) ha fatto sì che i pesi in prova fossero abbastanza simili. Oltretutto testimoniano una capacità di carico analoga, a dispetto del gap sul peso totale. Il risultato su percorso misto del Master (urbano, statale, autostrada) è un'autonomia media di 114 km, allineato ai due citati antagonisti. E se il termine di paragone diventa lo Z.E. precedente, nell'attuale, pur con un fardello superiore di quasi 200 chili, rileviamo percorrenze migliori del 20%. Sorprendenti perché non solo la capacità della batterie non è cambiata, ma pure la catena cinematica è esattamente la stessa di prima: motore, prestazioni, rapportatura, gomme.

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Miracolo elettronico. Appare quindi verificata la dichiarazione della Renault Trucks al lancio di questo Master Z.E., ovvero che l'efficienza complessiva del modello nuovo è aumentata. Il trucco sta nella più efficace gestione delle correnti, quindi nell'inverter che regola l'erogazione di coppia e potenza, parte fondamentale dell'elettronica di bordo. Non a caso il francese fa pure un passo avanti nelle funzioni di ricarica, operazione che può richiedere da poco più di 4 ore con un Quick Charger da 43 kW alle improbabili 14 ore con la presa di casa a 10 Ampere; alla nostra colonnina da 7 kW ce ne abbiamo messe 5 e mezza, persino poco meno di quanto ufficialmente riportato dalla Casa (6 h). E ci sono "entrati" 37,3 kWh: 4 in più della capacità nominale degli accumulatori, dispersi in calore (quindi, forse, si può guadagnare ancora qualcosa) nelle fasi di ricarica ed equalizzazione delle 192 celle.

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Una scelta di peso. Per inciso, le batterie del Master Z.E. sono garantite cinque anni. Eppure la domanda resta: perché sono così poche? Per scelta del costruttore di utilizzare moduli comuni alle automobili elettriche della Casa; ma anche per farcele stare tutte sotto al pavimento dell'abitacolo, senza andare a compromettere la capacità del vano, che rimane quella del Master a trazione anteriore. Filosofia che, peraltro, c'era anche prima; adesso però è racchiusa in una scocca parzialmente rinnovata. Vano e abitacolo restano quelli precedenti e cambia il muso, allungando di un paio di centimetri lo sbalzo anteriore. Tanto basta a installare un nuovo paraurti, i fari a led ora a sviluppo orizzontale (prima erano pressoché verticali) e un cofano meno spiovente. Il risultato è che aprendo il vano i componenti sono lontani sul fondo, quasi a lasciare spazio a ulteriori evoluzioni (range extender, magari a idrogeno). Insomma, un progetto che guarda oltre.

Danilo Senna

Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di aprile 2021, n. 448.

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