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Il test del nuovo Mercedes Citan


Il test del nuovo Mercedes Citan
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La seconda serie punta ad aumentare le distanze dal Renault Kangoo per stile, architettura elettronica, assetto e tante altre regolazioni specifiche. Lo mettiamo alla prova col motore da 116 CV per vedere se ci riesce

Se il futuro è nella condivisione di componenti, architetture, fabbriche, il premio International Van of the Year 2022 assegnato a pari merito al Mercedes-Benz Citan e al Renault Kangoo da tuttoTrasporti e dalle altre testate europee leader nel settore trova conforto in una marcata tutela delle rispettive identità. Mai come nel caso di questa coppia di furgoni compatti, ciascuno dei partner ha potuto esprimere il proprio dna. Lo abbiamo percepito nei primi contatti coi due modelli e, dopo la prova del Renault di novembre, possiamo fugare ogni dubbio col test del Citan 112 CDI Long, col motore diesel più potente della gamma. I due volumi principali - frontale/cofano e abitacolo/ vano di carico - sono stati interpretati secondo lo stile Mercedes-Benz Vans specie nel muso, che rispecchia pienamente i canoni della Stella. Un passo ancor più deciso negli interni, dove il Citan sembra essere addirittura "più Mercedes" dei fratelli maggiori Vito e Sprinter, guardando direttamente alle vetture del marchio. Non deve stupire che le nostre proiezioni sulla tenuta del valore lo vedano superare il francese.

Cura dei particolari. Dopo alcuni giorni col Citan, ci si rende conto che le analogie con il Kangoo sono alquanto sfumate. Torneremo più avanti sul sistema multimediale MBUx, interfaccia col conducente di un'architettura elettronica e di connettività esclusiva Mercedes. Per adesso vi anticipiamo che, uscendo dal parcheggio, persino il beep che trasmette il lavoro dei sensori di parcheggio è diverso da quello del Renault. Dettagli, certo, ma importanti per un furgone che nel futuro prossimo sarà spesso sotto osservazione, obbligato a fugare il sospetto di non essere una copia del Kangoo o il dubbio, ancor più esistenziale, che le differenze rispetto al francese non valgano la spesa. La nostra analisi tecnica ed economica smentisce queste tesi. Il Citan della prova adottava la versione più potente del 4 cilindri turbodiesel 1,5 litri Renault, erede dell'unità della precedente generazione di furgoni compatti franco-tedeschi.

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Brillante e manovrabile. I tecnici della Stella sono intervenuti in diversi particolari, compreso l'overboost che eleva temporaneamente i valori di potenza e coppia. La buona brillantezza del motore è tenuta a bada da un cambio a 6 rapporti piuttosto lunghi (la velocità massima viene raggiunta in sesta, al contrario della versione da 95 CV provata sul Kangoo che ci arriva in quinta), ben manovrabile e a suo agio nelle varie situazioni. Il Citan 112 CDI si rivela più brillante del cugino con 21 CV in meno e quasi altrettanto efficiente dal punto di vista dei consumi, pareggiando i conti con il rivale Volkswagen Caddy 2.0 TDI da 102 CV, rispetto al quale è anche meno rumoroso. E se è vero che un modello tedesco ha di norma un'indole più pronta e meno morbida rispetto a un francese, il lavoro degli ingegneri Mercedes sembra aver colto nel segno.

Raffaele Bonmezzadri

Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di febbraio 2021, n. 446.

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