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Torsus Terrastorm, un bus inarrestabile
La base è un VW Crafter/MAN TGE 4x4, la Torsus ci mette i sedili e lo "incattivisce" per l'offroad estremo
Terrastorm si traduce approssimativamente in "tempesta di terra": un nome, una garanzia! Non poteva esserci definizione più appropriata per il minibus 4x4 derivato dal Volkswagen Crafter (o dal gemello MAN TGE, se preferite) che la Torsus ha in catalogo insieme al più grande e strutturato Praetorian che si basa invece su un autotelaio TGM, sempre a trazione integrale.

Chi c'è dietro. La paternità della Torsus era già un po' intricata, la "missione speciale" di Putin in Ucraina, l'ha resa ancor più complessa. Ucraino è, infatti, il fondatore Vakhtang Dzhukashvili e buona parte del board aziendale, ma la sede è in Repubblica Ceca, mentre la produzione avviene in Slovacchia. Niente paura, però, perché in Italia chi volesse un Terrastorm o un Praetorian si può rivolgere alla QiBus di Monza, realtà fondata da Riccardo e Carlo Mauri che di autobus ne masticano da giusto... un secolo.

Cosa c'è dentro. Nel caso del Terrastorm stiamo parlando di un minibus che può essere allestito fino a 16 posti (escluso conducente) oppure, come in questo caso, con 7+1 sportivissimi sedili girevoli in pelle e alcantara, minuti di cinture a cinque punti. D'altro canto, le guide annegate nel pavimento danno ampia libertà di posizionamento e configurazione.

Un posto tranquillo. Per l'autista c'è invece una postazione standard VW/MAN, con comndi razionali e moderni. Non ha da trafficare con cambio e riduttori, perché la trazione 4x4 è permanente, nel senso che il moto alle ruote dietro arriva nel momento in cui le anteriori perdono aderenza, in maniera automatica e proporzionale grazie al giunto Aldex. Qui non c'è nemmeno da armeggiare con il 6 marce manuale, dato che c'è una scatola a 8 rapporti con convertitore.

Cosa c'è sotto. Se siete arrivati fin qui, già saprete che la piattaforma e la struttura del van sono quelle del furgone grande di Volkswagen o del gemello marchiato MAN. Nell'esotica variante 4Motion che prevede il motore, un 4 cilindri 2.0 TDI da 177 CV, montanto in posizione anteriore trasversale. La Torsus si accolla l'onere di sollevarne l'assetto da terra (25 cm la luce libera minima) con specifiche sospensioni: il MacPherson anteriore riceve ammortizzatori Bilstein B6, mentre sull'assale rigido dietro lavorano dei Profender Dakar.

Numeri che contano. Arriva a 2.100 kg il carico massimo sopportabile su ciascuna coppia di ruote. Poi ci sono i cerchi in lega da 17 pollici che calzano generosi pneumatici BF Goodrich 265/65, per angoli di attacco e uscita rispettivamente di 26° e 20°, 26° anche l'angolo di dosso, mentre la profondità di guado è pari a 52 centimetri.

Non solo bus. All'inizio lo abbiamo definito minibus, ma il Terrastorm si presta a molte altre missioni. Che vanno dal più banale trasporto merci (Cargo), al veicolo di salvataggio (Rescue) o al camper iperspecializzato (Personal Freedom). Lo dimostra questo primo allestimento ambulanza che la QiBus ha consegnato a Croce Rossa Italiana.
Danilo Senna
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