Sono 1.800 i bus elettrici della BYD in Europa
Il marchio cinese si conferma leader del Vecchio Continente fra i mezzi a batterie
Fra i bus urbani, se Solaris è oramai uno dei brand più conosciuti in Europa, nell'ambito degli elettrici a batterie la sua leadership è messa in discussione dai concorrenti cinesi della BYD (che peraltro hanno una catalogo assai più ampio e spaziano dalle auto ai truck, sebbene poco diffusi in Occidente).
Quota 2mila, o quasi. Dalla prima apparizione del 2011, al Busword la BYD ne ha fatta di strada: 140 milioni di km in tutto solo in Europa, dove peraltro da qualche anno è attiva, in Ungheria, una fabbrica con una capacità di 400 unità all'anno. Quindi, cinesi sì, ma fino a un certo punto. A raggiungere tale quota di mercato, oltretutto, contribuisce la britannica ADL, Alexander Dennis Ltd, che veste le piattaforme elettrificate BYD per i mercati anglosassoni (e del Commonwealth in genere).
Partiti da Milano. In Italia è il Piemonte una delle regioni più ricettive per i bus BYD, ma i primi esperimenti in linea li ha fatti l'ATM di Milano nell'agosto del 2012 con due esemplari comprati in autofianziamento. I primissimi test li fecero proprio sulla nostra pista di Vairano (PV), oggi con un po' di fortuna si possono ancora trovare sulla linea 84 del capoluogo meneghino.
Danilo Senna
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