Bus
Irizar, elettrici avanti tutta
Irizar si conferma player internazionale con gli elettrici ie bus e ie tram in tre consegne significative
Cresciuto con i turistici, il marchio Irizar ha fatto il gran balzo... in basso, cioè verso i ribassati da città, con l'i2 nato già elettrico. Che poi si è trasformato nell'ie bus o nella sua versione più aggraziata ie tram.

Alti e bassi. Sostenuto dalla nuova fabbrica e-Mobility, l'urbano a batterie ha da subito trovato consensi in Europa, poi con il recupero della concorrenza è arretrato un po'. Adesso sta recuperando, come dimostrano i recenti sette esemplari di ie tram da 12 metri appena recapitati in una cittadina della cintura esterna di Madrid.

Meno appariscenti. Altri sette (almeno se verranno confermate le ulteriori tre unità opzionate) sono gli Irizar a batterie, sempre da 12 metri ma con l'estetica standard ie bus, prenderanno invece la via di Cracovia, in Polonia. Considerato che quello è un feudo del leader di mercato Solaris, si capisce che i baschi fanno sul serio e non hanno paura di nessuno.

Colpo grosso. Ma è a Londra che Irizar raccoglie maggior soddisfazione: 20 sono infatti gli ie tram da 10,8 metri a due porte (come quello della foto in apetura) che andranno a far servizio sulla linea 358 da Crystal Palace a Orpington, a sud della capitale, per l'operatore Go Ahead. La commessa include fast charge a induzione ai capolinea da 450 kW (ricarica in 5 minuti) e colonnine standard in deposito da 100 kW.
Danilo Senna
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