HUB STRATEGICO DURANTE LA PANDEMIA
Nonostante la crisi di Covid-19 abbia messo a dura prova la sua operatività, lo scalo ha continuato a operare al meglio.
Sebbene la crisi di Covid-19 abbia messo a dura prova l'aeroporto internazionale di Vienna, come d'altra parte l'intera industria aeronautica e il comparto trasporti e logistica, lo scalo ha retto molto bene alla pandemia, continuando a operare al meglio come hub strategico per il cargo aereo nell'Europa centrale e orientale. Merito di anni di investimenti in questo centro logistico, nevralgico dunque non solo per Austria e Germania.
Investimenti e flessibilità. Adottando l'arma della flessibilità lo scalo è riuscito ad resistere all'onda d'urto del coronavirus per esempio grazie ai "preighters", gli aerei passeggeri utilizzati esclusivamente per le merci aviotrasportate. A ciò si aggiunge l'operatività assicurata H24 da parte di tutte le sue strutture quali dogane, controllo delle frontiere e autorità sanitarie. Inoltre, il Pharma Handling Center costruito nel 2018 è attrezzato per il trasporti di prodotti farmaceutici e sanitari che in alcuni casi necessitano di temperature controllate, come alcuni vaccini.
Dall'e-commerce alle mascherine. Nonostante la crisi, le strutture logistiche e di movimentazione dello scalo sono state in grado di mantenere la loro funzione di hub verso l'Europa orientale soprattutto per l'industria elettronica e automotive. Negli ultimi mesi c'è stata una crescita delle spedizioni di dispositivi di protezione individuale come mascherine, tamponi e tute protettive per il personale sanitario, così come di prodotti farmaceutici urgenti e di merci del settpre e-commerce, che ha goduto di un vero e proprio boom.
Redazione online
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