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TRAINATI E ALLESTIMENTI
La replica dell'Unrae ai soci dimissionari

TRAINATI E ALLESTIMENTI
La replica dell'Unrae ai soci dimissionari
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L'associazione critica, in particolare, le modalità dell'addio e la mancanza di una interlocuzione.

In seguito alla notizia dell'addio polemico di dieci soci della sezione veicoli trainati e allestiti, di cui abbiamo dato conto in queste pagine il 17 giugno scorso, l'Unrae ci ha fatto pervenire il testo integrale della replica che la stessa associazione ha inviato ai costruttori dimissionari, a firma del vicedirettore generale Antonio Cernicchiaro. 

Assenza di dialogo e trasparenza. Nel documento si critica, in particolare, l'assenza di un tentativo di dialogo per risolvere internamente la questione."Egregi associati, abbiamo ricevuto la vostra comunicazione del 16 giugno ultimo scorso, della quale abbiamo preso atto con stupore e sconcerto", si legge nella lettera, "viste le modalità con le quali è stata gestita: considerata la rilevanza e la delicatezza del tema, si poteva immaginare un cenno di preavviso o, comunque, la ricerca di un’interlocuzione con gli organi statutari dell’associazione. Al contrario, non ci risulta che siano mai state rappresentate compiutamente istanze in tal senso al fine di pervenire ad una loro soddisfacente soluzione, mentre invece, evidentemente, è stato fomentato un malcontento nella totale assenza di dialogo e trasparenza".

Estrema decisione. "Facciamo presente che, come previsto dallo Statuto art.9, ogni Azienda Socia dovrà far pervenire all’indirizzo di posta Pec dell’associazione (legal.unrae@pec.it) le proprie indicazioni al riguardo. Pertanto le dimissioni collettive non possono essere accolte. Inoltre, le dimissioni avranno effetto dal mese successivo a quello nel quale sono state rassegnate e comportano, comunque, il pagamento delle quote associative per l’anno in corso e la perdita di ogni diritto sul patrimonio e sull’attività dell’Unione. Ciò premesso, tenuto conto delle ragioni addotte che hanno determinato la vostra 'estrema decisione', riteniamo opportuno puntualizzare quanto segue anche a favore delle aziende firmatarie del documento, le quali non hanno avuto l’opportunità di poter seguire direttamente i lavori del gruppo Rsa e potrebbero essere a conoscenza di informazioni non aderenti alla realtà della situazione o, comunque, incomplete".

Mancanza di supporto. "Confermiamo che non abbiamo evidenze circa la presunta mancanza di specifico supporto da parte dell’associazione nei confronti delle associate", continua il documento, "così come non abbiamo ricevuto alcun rilievo in tal senso. Desideriamo, invece, ribadire che Unrae ha continuato a operare nell’interesse del gruppo Rsa anche in assenza di un suo rappresentante. Del resto, nessuno degli associati del gruppo ha mai manifestato l’interesse a ricoprire detta carica che è stata svolta ad interim dal presidente della sezione Veicoli industriali, coadiuvato dallo staff Unrae.

Assenza di condivisione e analisi dei dati. E la lettera prosegue: "I dati e le analisi del settore di Vostro e nostro interesse, così come quelle dell’intero settore automotive prodotte dal Centro studi e statistiche Unrae, sono da sempre condivisi su base mensile all’interno del comunicato stampa dedicato al comparto. I più attenti di voi avranno anche notato le recenti, quanto rilevanti novità, occorse all’interno di dette pubblicazioni e nella fattispecie ci riferiamo alla rinnovata veste grafica più moderna ed efficace, frutto di uno specifico investimento nella collaborazione con una nuova agenzia di comunicazione specializzata. Non da ultimo sono stati realizzati sviluppi e implementazioni di carattere informatico, al fine di rendere i dati e servizi forniti dalla Rae 88 ancor più dettagliati per il Settore rimorchi, semirimorchi e allestimenti, senza, peraltro, alcun aggravio economico sulle aziende associate del gruppo che già usufruiscono dell’opportunità di beneficiare di quote associative assolutamente marginali in accoglimento delle specifiche richieste pervenute ad Unrae.

Mancata rappresentanza presso le Istituzioni. "Anche in questo caso, ci permettiamo di dissentire stante le innumerevoli quanto constanti iniziative promosse dall’UNRAE nei confronti delle Istituzioni delle quali abbiamo dato visibilità con comunicazioni interne o nei già citati comunicati stampa periodici. Solo per fare qualche esempio, di recente il Mims, dopo mesi di sollecitazioni da parte di Unrae, ha finalmente modificato il proprio sistema informatico per consentire l’inserimento del sottocodice di carrozzeria che renderà più chiara e puntuale, come insieme auspicavamo, la lettura del mercato del settore, e inoltre nella recentissima bozza di decreto-legge 'Trasporti bis' sono state accolte le nostre richieste sull’estensione anche ai rimorchi e ai semirimorchi della concessione delle revisioni ai privati. Pronti a soddisfare ogni eventuale ulteriore chiarimento e approfondimento e, in ogni caso, disponibili a un confronto trasparente e costruttivo, continueremo a dedicare, come sempre, impegno e risorse allo sviluppo e alla crescita di questo specifico settore e dell’automotive in generale. Augurando alle aziende firmatarie i maggiori successi, inviamo i migliori saluti".

Redazione online

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