Truck
Le tendenze del truck SEMPRE PIÙ ELETTRICI

Dato per scontato che il camion a batterie soddisferà le necessità cittadine, cosa succede a raggio più ampio? La Volvo ci aiuta ad indovinarlo.
Con i centri città sempre più vietati ai diesel e, prossimamente, a tutti i motori endotermici, la svolta verso l'elettrico diventerà pressoché obbligatoria sul corto raggio.
L'offerta di mezzi a batterie di questo genere, sotto al limite delle 3,5 ton, è ormai discretamente ampia. E di più sarebbe la diffusione se non fosse per una mera questione di prezzo dei veicoli stessi. Ma cosa succede se si cerca di allargare la mobilità a emissioni zero (allo scarico, s'intende perché ogni kWh alla centrale di CO2 ne produce sempre) anche a distanze più ampie o/e a pesi superiori?

La Volvo ce lo spiega con un paio di concept: uno è un trattore per semirimorchi da 32 ton complessive, l'altro un 8x4 ribaltabile a pesi legali, sempre a 32 tonnellate. Diciamo che sono due esempi tipici di trasporto della seconda fascia, quella in verde più scuro nel grafico qui a lato: il primo per una distribuzione peri-urbana, il secondo per appoggio ai cantieri del centro, che pur ci sono.

Meno di 300 km. Secondo le statistiche della Volvo, in Svezia il 63% dei trasporti avviene in un raggio di 300 chilometri, una distanza che rende plausibile già oggi il camion e elettrico. Nel loro caso, i due concept non ci arrivano ancora, ma con lo sviluppo di accumulatori di seconda generazione il traguardo è vicino. Lo è già se si prevede una ricarica intermedia.
Sul numero di tuttoTrasporti in edicola dai primi di gennaio un ampio servizio sui due concept Volvo e le prime impressioni di guida.
Redazione online
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