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DAIMLER TRUCKS Actros, eActros e Actros H2, i Mercedes per oggi e domani

Pubblicato il 27/09/2021 in Truck
Actros, eActros e Actros H2, i Mercedes per oggi e domani
Actros, eActros e Actros H2, i Mercedes per oggi e domani

Ai due estremi della gamma pesante diesel ci sono adesso l’F e l’L.

Mercedes-Benz proietta la gamma pesante Actros oltre l’era del diesel ridisegnando la componente con motori a gasolio e aggiungendo il modello elettrico a batterie, mentre sperimenta l’alternativa a celle a combustibile a idrogeno. Abbiamo toccato con mano tutte le alternative che caratterizzeranno la transizione fra l’evo dei motori a combustione interna e la fine del decennio - e oltre - in occasione della presentazione Shaping the Now&Next, dove il costruttore tedesco ha riunito una piccola flotta di autocarri e autoarticolati in rappresentanza dei tre mondi.

Actros, eActros e Actros H2, i Mercedes per oggi e domani

Diesel. Il nucleo della famiglia con motori a 6 cilindri in linea a gasolio s’è arricchito in questi anni in termini di varietà di cabine e allestimenti da imporre una razionalizzazione. Alla base della gamma s’è attestato l’Actros F, con l’abitacolo della serie larga 2,5 metri e il tunnel motore, concepito per la distribuzione pesante e l’impiego regionale o per utilizzi specifici come il trasporto di sfusi con ribaltabili e cisterne, che si caratterizza anche per una dotazione semplificata, con specchi retrovisori tradizionali e strumentazione analogica. Tutte le cabine corte e medie, accomunate dalla larghezza di 2,3 metri, con tunnel motore di differenti altezze o a pavimento piatto, conservano la denominazione Actros e la dotazione completa di telecamere Mirrorcam al posto dei retrovisori e digital cockpit, mentre al vertice della produzione la serie con larghezza di 2,5 metri a pavimento piano assume il nome di Actros L. Questa linea di modelli accentua il carattere di ammiraglie per lunghe distanze incorporando, oltre a Mirrorcam e digital cockpit, un sedile del conducente più vicino al baricentro del mezzo, un’insonorizzazione migliorata, rivestimenti esclusivi e, all’esterno, nuovi fari a led. La Mercedes promette ulteriori sviluppi nel prossimo futuro.

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Batterie. Il primo passo dei pesanti Mercedes nell’elettrico è rappresentato dall’eActros di cui sta iniziando la produzione sulle stesse linee di assemblaggio dei modelli a propulsione termica. Proposto come autotelaio a due assi da 19 tonnellate di peso totale o a tre assi da 27 tonnellate, può essere equipaggiato con tre o quattro pacchi di batterie per totali 315 o 420 kWh, che alimentano una coppia di motori sull’assale posteriore da 330 kW continuativi e 400 di picco. Abbiamo più volte riportato le caratteristiche di questo modello e le sue ambizioni in termini di autonomia e tempi di ricarica. In questa occasione abbiamo potuto guidarlo e riscontrare lo sforzo della Mercedes di renderne l’utilizzo da parte del conducente il più possibile allineato a quello dei camion a gasolio. La maggior parte dei comandi è infatti invariata, compreso quello che regola l’intensità del recupero di energia in decelerazione e frenata, lo stesso che sugli Actros diesel comanda il freno motore ed eventualmente il rallentatore. Chi guida può impostare anche una specifica funzione di intervento automatico del recupero per facilitare la marcia in colonna con continue fermate e ripartenze. Dal 2024 è previsto un eActros Long Haul da 500 km d’autonomia.

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Idrogeno. Nel punto più avanzato dell’orizzonte visibile si colloca il prototipo Gen H2, di fatto un Actros con celle a combustibile alimentate a idrogeno, di cui abbiamo visto in azione una coppia di prototipi trattori per semirimorchi, caratterizzati da un castello retrocabina per ospitare i componenti di raffreddamento; le fuel cell sono invece ospitate sotto l’abitacolo e i serbatoi del gas e le batterie sono supportati dai longheroni del telaio. I numeri di queto modello, il cui avvio di produzione è pianificato per il 2027, parlano anche in questo caso di una coppia di motori con un massimo di 330 kW ciascuno, per un totale di quasi 900 CV, alimentati dalle celle da 300 kW e dalle batterie da 72 kWh. La guida di altri veicoli pesanti a idrogeno aveva evidenziato qualche difficoltà  nei tratti in salita. L’Actros Gen H2 è in grado di arrestarsi nel mezzo di una rampa con una pendenza del 18% e di ripartire in scioltezza, pur avendo un cambio a soli due rapporti. Abbiamo potuto approfondire questo e altri aspetti tecnici con i progettisti e gli sviluppatori degli Actros di nuova generazione; un più ampio resoconto sul prossimo numero di tuttoTrasporti.

Raffaele Bonmezzadri

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