A pochi mesi dall’inizio della produzione nello stabilimento austriaco di Steyr, il modello organizzativo di Volta Trucks per la commercializzazione del Volta Zero si conferma tanto misurato nelle applicazioni e negli ambiti geografici quanto ampio nel coinvolgimento degli attori che gestiranno il nuovo camion medio da distribuzione nativo elettrico. Così Milano non è stata, dal 21 al 25 marzo, semplicemente l’unica tappa Italiana del secondo tour di presentazione del veicolo (il primo s’era fermato nella stessa città nel giugno dell’anno scorso), ma il più promettente ecosistema di operatori logistici, aziende e enti territoriali individuato dai responsabili dell’azienda svedese con cui cominciare.

Non per tutti. Perché una cosa è certa: l’operatività di un camion  da 16 tonnellate di peso totale (ma anche delle versioni che seguiranno da 7,5 e 12 ton) elettrico, prodotto in piccola serie e non derivato da modelli esistenti non può prescindere dalla partecipazione di tutti gli attori della catena. A livello di costi ma anche per la stessa natura di un mezzo che vuole effettivamente ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di logistica urbana. Può essere utile, per chiarire meglio il concetto, ricordare l’alleanza dietro una delle prime applicazioni del Volta Zero a Londra. Come descritto su tuttoTrasporti di febbraio, il camion effettuerà consegne dell’ultimo miglio a cura della Clipper Logistics per conto del fondo immobiliare The Crown Estate, proprietario di un vasto patrimonio di edifici nel centro della capitale britannica. Idee chiare anche sul comparto da cui iniziare: la distribuzione; senza nemmeno prendere in considerazione, per il momento, altre applicazioni urbane come l’igiene e i servizi municipali.

Sviluppo ancora in corso. Nel frattempo il veicolo prosegue la sua evoluzione, gestita dal reparto di sviluppo con sede in Gran Bretagna. Il prototipo esposto a Milano è ancora quello originale, da 16 tonnellate e 16 europallet di capacità, accreditato di un’autonomia compresa fra 150 e 200 km. Ma già i responsabili della Volta Trucks si sono fatti un’idea della taglia più azzeccata per il capoluogo lombardo: dovrebbe essere il più leggero e compatto 7,5 ton. Si conoscono anche alcune delle modifiche che caratterizzeranno il veicolo definitivo: oltre all’utilizzo di un telaio e organi di propulsione dedicati, come un motoassale Meritor, anche il disegno e l’arredo della cabina saranno aggiornati sulla base delle esperienze e dei contatti con gli operatori condotti finora. Un’evoluzione cui dedicheremo un approfondimento su tuttoTrasporti di maggio.

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