Il camion Geely a metanolo
Testato in Danimarca il pesante cinese Farizon M100 con alimentazione alternativa
Forse agli europei il marchio Geely dice poco ma, non solo è uno dei più grandi costruttori di veicoli in Cina, il gruppo è pure quello che ha acquisito anni fa la proprietà della Volvo auto (salvandola da un probabile fallimento e rilanciandola ora fra i marchi premium) e il suo maggiore azionista ha quote azionarie pure di Volvo Trucks nonché in Daimler. Insomma, un "pezzo da novanta".
Ecco cosa sanno fare. Il Farizon M100 è un trattore 6x4 che rispetta le norme China VI sulle emissioni (simili alle nostre Euro 6). In realtà il suo lancio sul mercato interno risale al 2019. Adesso sale agli onori delle cronache perché è in Danimarca che lo hanno testato, in virtù del fatto che il suo carburante, un derivato dell'alcol estraibile da varie fonti anche e soprauttutto bio, consente un abbattimento fino al 70% della CO2 rispetto a un motore diesel tradizionale, di cui peraltro mantiene il ciclo di funzionamento.
Non un'idea nuova. In Europa l'utilizzo di derivati dell'alcol come carburanti è da tempo un cavallo di battaglia Scania, che già nel 1989 impiegava l'etanolo su un autobus urbano. Ciclicamente è tornato di moda, tant'è che nel 2008 un Ominicity così trasformato faceva servizio a Magenta, periferia sud di Milano. Si è tornati a parlalarne nel 2019 anche per i truck da distribuzione un paio d'anni fa in Francia, giusto per sfruttare la gran quantità di scarti delle aziende vitivinicole dell'Isola del Re a largo della costa atlantica di fronte a La Rochelle.
Redazione online
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