Truck
DAF archivierà il 2022 con soddisfazione
Il costruttore olandese DAF fa i conti di fine anno, con soddisfazione e ottime prospettive
Dalle parti di Eindhoven (NL) soffia un vento di ottimismo, almeno laddove sventolano le bandiere DAF. Il costruttore olandese fa i bilanci di fine anno e a ogni livello - mondiale, europeo, italiano - i numeri indicano risultati in crescita. Un risultato che non sorprende visto che il gruppo americano Paccar, di cui la DAF fa parte, sono svariati decenni che non vede un segno meno all'ultima riga dei conti. E che quest'anno, almeno nel Vecchio Continente, potrà contare anche sul nuovo arrivato XD che va a puntellare dal basso il segmento dei pesanti gìà presidiato dagli altrettanto freschi XF, XG e XG+.

Successo globale. Benché i dati siano consolidati solo al terzo trimestre, cioè a fine settenbre, globalmente il gruppo Paccar negli ultimi nove mesi ha già registrato più utili dell'intero 2021, pur con un fatturato unferiore che tuttavia salirà ben oltre quello precedente entro l'anno. Lo hanno fatturato con circa 135mila veicoli consegnati: 45mila in Europa, quasi 70mila in Nordamerica e 20mila nel resto del mondo. Tralasciando il settore dei medi, che è marginale rispetto agli over 16 ton, in Europa DAF mantiene il ruolo di leader fra i trattori, mentre nell'insieme di tutte le altre configurazioni si accontenta del 17,4% di quote, superata solamente da Volvo e Mercedes-Benz intorno al 19%. E nn c'era ancora l'XD...

Il podio è a tiro. In Italia, la DAF gioca comunque da protagonista. Non fra i medi dove ci sono gli Eurocargo a dettare legge (pure in Europa peraltro). Lasciando fuori il leader nazionale Iveco, fra i pesanti d'importazione con quasi il 12% è lì a un soffio dai mostri sacri del mercato premium Volvo, Scania e Mercedes. Anche qui si vedono già i risultati delle nuove cabine XF/XG, a cui si deve il merito di aver distanziato i marchi più "pop" MAN e Renault.

A ciascuno il suo. A far prendere quota (e quote) alla DAF anche in Italia ci saranno i veicoli vocational a base XD, inclusi quelli d'appoggio al cantiere XDc. E se proprio vi manca il motore da 13 litri (ché sotto agli XD non ci sta) per i mezzi d'opera ci sono gli XFc. E siccome non c'è partita sulla mobilità che non preveda l'opzione elettrica, tanto gli XF a due assi trattori e carri a tre, quanto gli XD con in più i carri a due assi e i tre pusher, saranno a listino anche a batterie. Doppia la scelta di motore: singolo da 170, 220 o 270 kW, altrimenti doppio con 270, 310 o 350 kW; gli accumulatori sono scalabili da tre a cinque, per un massimo di 525 kWh sufficienti a precorrere secondo la Casa fino a 355-370 km.
Danilo Senna
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