Del progetto Platooning, coi camion che viaggiano in convoglio - solo il primo guidato realmente e gli altri che lo seguono in maniera pressoché autonoma - si parlò per la prima volta nella seconda metà degli anni novanta: era il programma Promote Chaffeur lanciato dalla Comunità europea e raccolto da Iveco e Mercedes-Benz; ci fu pure una seconda fase a cui partecipò anche Renault, ma non se ne seppe granché. Poi, nel 2005 riapparve come Sartre, con il coinvolgimento della Volvo che accolse nella propria “carovana” anche gli altri utenti della strada, autobus e automobili. Il concetto, in ogni caso, era di compattare il più possibile gli spazi fra un veicolo e l’altro, mantenendo però la sicurezza dal momento che i sistemi di controllo dei veicoli inseguitori erano azionati automaticamente. Ne avrebbe guadagnato l'aerodinamica e l'ingombro complessivo.

Del Platoonig ora si torna a parlare in maniera più organica. Promosso dagli olandesi, che fra gli obbiettivi del loro semestre a capo del governo della Comunità, hanno voluto riconoscere l’importanza del trasporto merci, è ripartito un programma analogo, ma che stavolta coinvolge tutti i costruttori di camion europei (ad eccezione di Renault Trucks, già rappresentata però da Volvo). L’obiettivo è ritrovarsi tutti insieme, con tre camion ciascuno, al porto di Rotterdam il 6 Aprile, dopo aver attraversato le rispettive frontiere. Chissà che l'eperienza collettiva non dia una spinta al progetto, magari come passo intermedio verso quella guida del tutto autonoma che appare ancora là da venire.