Van & Pick Up
Iveco Daily elettrico: primo contatto
Il leggero italiano resta fedele alla sua architettura anche nel passaggio alle batterie, supportato dal nuovo programma Gate di pay-per-use
Non è vero, come sostiene l’Iveco, che l’eDaily offre le stesse possibilità di scelta del modello con motori a combustione interna. In effetti ce n’è forse qualcuna in più. Per esempio i modelli con peso totale di 4,25 tonnellate, pensati per quei Paesi, come l’Italia, che permettono ai titolari di patente B la guida di veicoli elettrici o a gas oltre le 3,5 ton in funzione dell’aggravio di peso dovuto a sistemi di trazione, batterie o serbatoi più complessi. La gamma si estende così dalle solite 3,5 ton fino alle assai meno scontate (ma tipiche del Daily) 7,2, mantenendo più o meno gli stessi passi dei veicoli termici sia sulle versioni autotelaio (fino a 4,6 ton di portata) sia sui furgoni (fino a quasi 20 metri cubi di capacità). E se il motore elettrico è uno solo, da 90 kW-122 CV continui e 140 kW-188 CV di picco (invece dei 2,3 e 3 litri del modello diesel), l’eDaily mette in campo una scelta di tre taglie di batterie, da 37, 74 o 111 kW, che al momento non ha eguali.

Motore centrale-posteriore. Peculiare è anche la disposizione di accumulatori e motore nella struttura del veicolo. Il pallino della sana e robusta costituzione è rimasto intatto nella mente dei progettisti dell’Iveco: quell’idea che se devi trasportare qualcosa in quantità ci vuole un telaio a longheroni e traverse e non certo quelle scocche portanti degli altri, roba da vetture più che da camion. Fedele a sé stesso e a questo concetto dall’era dei diesel aspirati a quella elettrica, il Daily ha trasformato il suo chassis in un convincente involucro protettivo per le batterie. E volendo difendere la sua unicità, s’è inventato una terza via per quanto riguarda la configurazione elettromeccanica. Mentre gli altri si confrontano fra la soluzione con motore e trazione anteriore e quella con il propulsore direttamente sul differenziale, lui sceglie un propulsore che la Casa definisce centrale - e infatti è fra i due assi, per quanto arretrato - collegato al ponte posteriore da un rinvio e un breve albero cardanico.

Pacchetto digitale. Le autonomie dichiarate nel ciclo Wltp da 110 a 300 km, come anche gli espedienti delle diverse omologazioni sui pesi, oltre ai prezzi non ancora dichiarati, ma intuibili, ci dicono che i limiti fisici e finanziari della mobilità elettrica ci sono ancora tutti. Per questo, a supportare il lancio dell’eDaily, ritroviamo il corredo di servizi tipici Iveco, più qualcuno pensato apposta per il nuovo modello. Gate è l’acronimo di Green & advanced transport ecosystem un programma dedicato agli operatori dei modelli elettrici come l'eDaily, con soluzioni per rendere l'investimento nelle zero emissioni sostenibile sul piano finanziario, con un noleggio a lungo termine comprensivo di veicolo, servizi digitali, infrastruttura e costo dell'energia, basato sull'utilizzo. A differenza di altre forme di integrazione fra l’offerta del costruttore del veicolo e i servizi offerti da partner esterni, con Gate il cliente si trova davanti un pacchetto digitale personalizzabile di attività che vanno dalla consulenza nella creazione e nella gestione dell’infrastruttura di ricarica, alla fornitura di energia, agli apsetti assicurativi, il tutto in un unico contratto.

Libertà di vestire. Le relazioni quotidiane col mondo degli allestitori hanno consentito di mettere a punto non solo misure caratteristiche di carrozzabilità in linea con quelle dei modelli diesel, ma di studiare una gamma di prese di forza fino a 15 kW, azionabili anche a motore spento. Relativamente semplici e già codificate con i vari carrozzieri anche le procedure di esclusione dei circuiti elettrici in fase di installazione degli allestimenti. Da notare che la garanzia di 8 anni e fino a 250.000 km, compresa la sostituzione nel caso in cui la capacità scenda sotto l’80%, non viene influenzata né dalla presenza delle prese di forza, né dalle modalità di ricarica, che per l’eDAILY prevedono le consuete possibilità da colonnine pubbliche, prese industriali e domestiche. Fino alla modalità rapida a un massimo di 80 kW, che aggiunge fino a 100 km di autonomia in 30 minuti.

Dall'Eco al Power. Avremo modo di raccontarvi in maniera più approfondita il comportamento del nuovo leggero made in Italy, che nasce sempre a Suzzara (MN) e viene poi dotato dei componenti elettrici a Brescia. Per il momento ci limitiamo a dire che persino alcune caratteristiche di guida possono essere assoggettate alle robuste capacità telematiche sviluppate dall’Iveco negli ultimi anni. Tre le modalità di guida: Eco, la predefinita, che taglia i consumi; Natural, quella più vicina al comportamento di un commerciale termico; e Power, che privilegia le prestazioni, con tanto di possibilità di un boost temporaneo da 90 a 140 kW, utile per esempio per eseguire sorpassi. Ebbene quest’ultima, la più critica dal punto di vista del risparmio energetico, può essere inibita a distanza dal gestore della flotta. I tre programmi si scelgono con un selettore poco distante dalla leva del cambio, ridisegnata rispetto a quella dell’Hi-Matic del Daily diesel.

Rigenerazione controllata. Accanto alle consuete posizioni PNRD di una normale trasmissione automatica (qui comunque un vero cambio non c'è), spostando il comando a sinistra e muovendolo avanti o indietro si possono definire il comportamento del veicolo in decelerazione e, soprattutto, il tasso di recupero di energia. Massima scorrevolezza, rigenerazione normale o “one pedal driving” - cioè un’intensità frenante che al rilascio dell’acceleratore arresta il veicolo in pochi metri - sono le possibilità concesse.
Raffaele Bonmezzadri
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