Transpotec Logitec 2022, salone di filiera

Quasi 350 espositori - il 15% dall’estero - in rappresentanza di tutte le anime del settore

Mancano due settimane all’apertura dell’edizione 2022 di Transpotec Logitec (12-15 maggio Fiera di Milano) e il salone scopre le sue carte, annunciando di aver raggiunto quasi 350 espositori, dei quali il 15% provenienti dall’estero, e di aver conquistato l’adesione di sei su otto costruttori di veicoli industriali pesanti: DAF, Ford Trucks, Iveco, Mercedes-Benz Trucks, Scania e Volvo Trucks.

Rinnovo del parco. Nel corso della conferenza di presentazione della manifestazione, assieme all’amministratore di Fiera Milano Luca Palermo, sono intervenuti Enrico Finocchi, presidente dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia, associazione nazionale filiera industria automobilistica, Paolo Starace, presidente della sezione veicoli industriali dell’Unrae, unione nazionale rappresentati veicoli esteri, e Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto. Nel confronto è emerso che uno degli snodi più critici su cui tutto il settore deve lavorare è lo svecchiamento del parco circolante, il cui aggiornamento ha una relazione diretta con le dimensioni delle aziende di trasporto. Finocchi ha sottolineato che nell’ultimo anno la geografia delle imprese ha fatto registrare un ulteriore calo di quelle più piccole (-2/3% per gli operatori fino a 5 veicoli), mentre sono aumentate le più grandi (+6% oltre 100 mezzi).

Efficienza e sostenibilità. Anche l’evoluzione dei veicoli in funzione di una maggiore efficienza e sostenibilità è un aspetto da non sottovalutare. Giorda ha ricordato che mancano norme attuative per completare l’iter di autorizzazione definitiva degli autoarticolati da 18 metri, e sul fronte dei mezzi leggeri ha dato conto dell’impegno dell’Anfia per il riconoscimento del bonus che permetta di poter guidare veicoli elettrici con peso totale fino a 4,2 tonnellate con la patente B.

Incentivi non risolutivi. Starace ritiene gli incentivi uno strumento importante ma non determinante, fino a quando copriranno solo parzialmente l’aumento dei costi dei motori a basse emissioni e fino a quando non saranno creati fondi dedicati specificamente alle agevolazioni per i veicoli industriali. Uggè, dal canto suo, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un recupero del dialogo fra tutti gli attori del settore ricordando l’esperienza della Consulta per il trasporto e la logistica, soppressa dieci anni fa, alla quale partecipavano dalle rappresentanze delle varie categorie agli organi di controllo.

Raffaele Bonmezzadri